Sirio 26-29 marzo 2024
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19 febbraio - 23 marzo

I Dialoghi di Quaresima,
«Abitare i conflitti, abitare la vita»

Ciclo di incontri, testimonianze, iniziative culturali e artistiche organizzato da diverse realtà (Duomo, Ambrosianeum, San Fedele, Corsia dei Servi, Comunità Ebraica, laVerdi). In allegato il programma completo

9 Febbraio 2016

Dal 19 febbraio al 23 marzo undici eventi a ingresso libero organizzati da sette prestigiose istituzioni culturali milanesi – Scuola della Cattedrale, Veneranda Fabbrica del Duomo, Fondazione Culturale Ambrosianeum, Centro Culturale Corsia dei Servi, Fondazione Culturale San Fedele, Comunità Ebraica, laVerdi – animeranno la città, indagando il tema: «Abitare i conflitti, abitare la vita». Il primo appuntamento è in programma venerdì 19 febbraio: in allegato il programma completo.

Conflitti di oggi (guerre, terrorismi, inquinamenti, contrapposizioni personali, politiche ed ecclesiali) e conflitti di sempre (tra uomo e ambiente, tra persona e profitto, tra innocenza e corruzione), ma comunque contrapposizioni, spesso violente. Che l’uomo tende da sempre a nascondere, rifuggendone la negatività e attribuendovi la responsabilità del proprio “mal-essere”. Eppure il conflitto è intrinseco al vivere. E “abitare il conflitto” significa, inevitabilmente, “abitare la vita”, vivendola appieno.

Per questo i Dialoghi di Quaresima, rassegna culturale ormai entrata a far parte della tradizione milanese, propongono quest’anno un fitto calendario di eventi sul tema. Declinandolo, naturalmente, in chiave spirituale. Il presupposto è semplice: anche le Scritture sono affollate di conflitti: nel giardino dell’Eden Dio dice: «Porrò inimicizia tra te e la donna». E il paradiso terrestre lascia in eredità a Adamo ed Eva il male, da cui però l’uomo sarà «assediato ma non vinto, ferito ma non finito, colpito ma non ucciso» (2 Cor 4,9). Quanto ai Vangeli, Gesù appare in conflitto con teologi e mercanti, ma insegna al tempo stesso ai discepoli a opporsi al male con la combattiva tenerezza del Vangelo così cara anche a papa Francesco.