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1-3 giugno

Family, Benedetto XVI
a Milano per tre giorni

Prima delle celebrazioni conclusive dell’Incontro mondiale delle Famiglie, il Papa assisterà a un concerto diretto da Barenboim alla Scala e incontrerà i cresimandi a San Siro. Intanto la macchina organizzativa diocesana si sta muovendo: in una sola settimana quasi 1300 famiglie hanno dato la disponibilità all'accoglienza

di Stefania CECCHETTI

28 Febbraio 2012

«Benedetto XVI sarà a Milano per tre giorni  in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie: un fatto che è da considerarsi eccezionale per un viaggio in Italia e che tradisce non solo l’esigenza di presenziare a questo importante evento mondiale, ma anche il desiderio di far visita alla diocesi e alla città, a 27 anni dall’ultima venuta di un Pontefice a Milano». Con queste parole il cardinale Angelo Scola ha reso pubblico oggi il programma della presenza del Santo Padre nella nostra città, a partire da venerdì 1 giugno e fino a domenica 3. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, e monsignor Jean Laffitte, segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

Nella giornata di venerdì, appena giunto a Milano, il Papa terrà un discorso alla cittadinanza in piazza Duomo, al termine del quale «ha accettato con grande entusiasmo di partecipare a un concerto in suo onore, diretto da Daniel Barenboim alla Scala», ha riferito l’Arcivescovo.

Sabato 2 giugno, alle 10, il Papa presiederà la celebrazione delle lodi in Duomo alla presenza dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose della diocesi, mentre alle 11 prenderà parte a una tradizione tutta ambrosiana: l’incontro dei cresimandi allo stadio di San Siro con l’Arcivescovo, che di solito vede la presenza di 50 mila persone, tra ragazzi ed educatori. «Una coincidenza bellissima – ha commentato Scola – che è segno di grande speranza per la nostra diocesi».

Sabato pomeriggio l’incontro con le autorità civili: «Nel suo discorso il Papa ci indicherà qual è la mission di una città internazionale come Milano, alla luce dei temi dell’Incontro mondiale: la famiglia, il lavoro e la festa», ha precisato il cardinale Scola.

Nel fine settimana, invece, il Papa guiderà i due momenti-clou del VII Incontro mondiale delle famiglie: la Festa delle testimonianze di sabato sera e la messa e l’Angelus della domenica mattina, entrambi presso l’area di Milano Parco Nord-Aeroporto di Bresso. Come ha spiegato il cardinale Antonelli, «le famiglie verranno accolte nel pomeriggio con momenti ludici e di spettacolo. Poi, alcune di loro renderanno una piccola testimonianza del proprio vissuto, a partire dai temi dell’Incontro, e rivolgeranno al Papa una domanda. Il dialogo del Papa con le famiglie si svolgerà dalle 20.30 alle 21.30».

Per il sabato e la domenica si prevede un’affluenza enorme, intorno al milione di persone. Inevitabile che la pianificazione logistica e sia onerosa: «Ringrazio il Prefetto e le realtà civili che stanno partecipando con entusiasmo all’organizzazione», ha sottolineato il cardinale Scola.

Anche la macchina organizzativa diocesana, del resto, sta lavorando a pieno ritmo, come ha illustrato monsignor De Scalzi, che ha ricordato i tre criteri seguiti dalla diocesi nella preparazione dell’evento: trasparenza, sobrietà, ecosostenibilità. Quest’ultimo punto, in particolare è un po’ il fiore all’occhiello dell’organizzazione: «Volete un esempio? – ha spiegato monsignor De Scalzi -. Il legname usato per costruire il palco non andrà sprecato, ma verrà donato al Parco Nord per la realizzazione di panchine o altre suppellettili».

E sulla questione dell’accoglienza De Scalzi ha detto: «In questi giorni stiamo raccogliendo le risposte dei parroci: in una sola settimana abbiamo ricevuto l’adesione di 1280 famiglie e la disponibilità di alcune strutture che potranno ospitare fino a 4000 persone». Ma certo è un numero destinato ad aumentare: sono infatti già 665 su 1000, i due terzi, le parrocchie che hanno selezionato e comunicato il nome di un “Rol”, cioè di un responsabile organizzativo locale, «l’anima propulsiva dell’accoglienza a livello territoriale». Il termine per dare la propria disponibilità ad accogliere una famiglia è stato posticipato dal 31 marzo al 30 aprile. 

È stata lanciata anche un’accoglienza “leggera” che coinvolgerà le parrocchie nel raggio di 3-4 chilometri dall’area di Bresso (per 50 mila persone) e tutte quelle nelle vicinanze di una qualsiasi fermata delle metropolitane 1 e 3 (altre 50 mila). Si tratta di posti che saranno utilizzati per i pellegrini che si fermeranno a Milano solo nella notte tra sabato 2 e domenica 3 giugno.

I volontari, infine, hanno raggiunto la cifra stimata necessaria di 5000 persone.

A Nazareth
un Centro studi
sulla famiglia

Durante il VII Incontro mondiale delle famiglie verrà data ampia visibilità al progetto della costruzione di un Centro internazionale per la famiglia a Nazareth. Si tratta di un’idea lanciata da Giovanni Paolo II durante l’incontro di Rio de Janerio, ormai nel 1997, che lentamente sta prendendo forma. Durante il suo ultimo viaggio in Terra Santa, nel 2009, papa Ratzinger ha benedetto la prima pietra.

Il Centro dovrebbe sorgere sulla collina antistante la basilica di Nazareth e fungere da riferimento per tutte le diocesi di Terra Santa. Sarà un luogo di accoglienza di pellegrini, ma anche un Centro di studio permanente sulla pastorale della famiglia nel mondo. Il progetto prevede, oltre alle strutture ricettive, una chiesa e un auditorium da 500 posti. Ci saranno anche delle abitazioni per ospitare una comunità di famiglie che avrà in gestione la struttura.

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