Sirio 06-12 maggio 2024
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Milano

Il contributo della teologia per comprendere presente e futuro dell’uomo

Giovedì 14 dicembre l’inaugurazione dell’anno accademico della Facoltà teologica e dell’Istituto superiore di Scienze religiose. Il preside dell’ateneo, don Massimo Epis, riflette sul tema della prolusione: «La condivisione dei saperi per una città inclusiva»

di Annamaria BRACCINI

11 Dicembre 2023

Giovedì 14 dicembre, dalle 15, presso la Sala convegni della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (via dei Cavalieri del Santo Sepolcro 3, Milano), si terrà l’inaugurazione dell’anno accademico dell’istituzione e dell’Istituto superiore di Scienze religiose (partecipazione libera con prenotazione su www.ftismilano.it).
Dopo gli indirizzi di saluto dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini (Gran Cancelliere della Facoltà), di don Massimo Epis (Preside) e don Ermenegildo Conti (preside dell’Istituto superiore di Scienze religiose), la professoressa Donatella Sciuto (rettrice del Politecnico di Milano) terrà la prolusione «La condivisione dei saperi per una Città inclusiva». Alle 16.45, celebrazione eucaristica nella Basilica di San Simpliciano, presieduta dall’Arcivescovo. 

A spiegare la scelta del tema della prolusione – importante per la convivenza e per una società più desiderabile e abitabile per tutti – è il preside della Facoltà, il teologo e docente don Massimo Epis: «L’inaugurazione dell’anno accademico è un’occasione importante per confermare l’identità e la missione del servizio teologico affidato alla nostra Facoltà. Siamo grati alla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, per aver accolto l’invito a tenere la prolusione. Grande è l’interesse per una presenza così prestigiosa e vorrei sottolineare che, ancora una volta, dopo la prolusione affidata nel 2021 a Marta Cartabia, abbiamo deciso di chiedere a una donna di aprire il nuovo anno».

La questione dei saperi declinati nel contesto di una città che può includere meglio e di più è una delle più discusse oggi. La teologia vuole inserirsi a pieno titolo in questo dibattito?
Fin dalla fondazione nel 1967, la scelta di aprire una scuola di teologia nel cuore della città metropolitana rispondeva all’obiettivo di sviluppare un’intelligenza della fede capace di interloquire con luoghi del sapere che raccolgono migliaia di giovani, quali i centri di ricerca avanzata per la progettazione delle nuove professionalità. La qualità di un lavoro teologico non dipende dalla sua capacità di inseguire e adattarsi alle mode; tuttavia non può sottrarsi al confronto con gli ideali che sottendono gli studi sempre più specializzati degli Atenei che danno lustro al capoluogo lombardo, in particolare il Politecnico, il cui prestigio ha guadagnato da tempo posizioni di vertice nelle classificazioni mondiali. Il dialogo tra forme di conoscenza di tipo tecnico e scientifico e quelle di tipo teologico e filosofico può sembrare arduo, ma crediamo che sia necessario. Soprattutto per una Facoltà che ha sempre voluto porsi al crocevia dei saperi, formando oltre 1000 allievi all’anno.

Don Massimo Epis, Preside della Facoltà teologica

Appunto, come si possono coniugare questi due tipi di sapere? 
Si può e, anzi, il disagio cede subito il passo alla curiosità non appena si considera la passione che accomuna orizzonti epistemologici che rimangono differenti: la passione per l’umanità, esplicata nella realizzazione di condizioni sempre più dignitose del vivere insieme, superando le discriminazioni e applicando l’ingegno per una convivenza all’insegna della giustizia. Per chi è cristiano si tratta di una passione alimentata dalla compagnia di Gesù Cristo, che trova gloria proprio nella realizzazione della fraternità. Nel riconoscimento della rilevanza pubblica del sapere appare miope la contrapposizione tra tecnico e umanistico. Tutti facciamo esperienza di come le applicazioni tecnologiche modifichino il quotidiano delle nostre esperienze e l’immaginazione del nostro futuro.

Insomma, conoscere il pensiero di San Tommaso o dei più moderni maestri della teologia contemporanea serve anche a comprendere il presente e, magari, gli sviluppi futuri dell’umanità? 
Non è questione solo di conoscenza della storia e della sapienza teologica, per quanto necessaria in un contesto come il nostro, ma si tratta – al di là dei falsi miti – di riflettere in profondità su scenari che acuiscono la questione del senso, sollecitando la responsabilità per la cura della casa comune. Nel quadro di questo compito, parlare di un’istanza spirituale non significa indulgere a un’evasione, ma prendere sul serio la portata radicale e, quindi, il destino dell’azione umana. Significa resistere alla deriva strumentale – ultimamente nichilistica – della figura dello specialista senza spirito, che già un secolo fa Max Weber vedeva disperso nei suoi piccoli traguardi. È l’anelito a una sapienza che, per chi crede, può contare sulla simpatia di Dio nei confronti di una umanità che, mettendo a frutto la propria intelligenza, coniugando funzionalità e bellezza, esercita una creatività che riempie la vita. La riflessione teologico-pastorale desidera offrire un contributo alla profezia necessaria alla Chiesa, per disegnare lo stile e le forme di una testimonianza che sia di lievito per la città degli uomini.

Il nuovo numero della rivista «Teologia»

È uscito il numero 2 del 2023 di Teologia, la rivista della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, edita dalla Glossa. Il confronto con il pensiero filosofico non è un lusso per la teologia, ma una questione di fedeltà al principio cristologico della fede, che convoca l'umano non come spettatore dell'iniziativa di Dio, ma come attore condeterminante. L'idea direttrice dei saggi che compongono questo fascicolo, pensato come omaggio al professore Angelo Bertuletti, consiste nel superamento della concezione separata del Principio, perché il «mistero dell'Unico» è segnato a livello essenziale dalla relazione.
La pubblicazione trimestrale della rivista rientra nelle iniziative di promozione di attività di studio e ricerca della Facoltà. Costituisce, infatti, l'ordinario canale di pubblicazione delle molte ricerche analitiche avviate nel quadro della scuola di teologia. I filoni più frequentati dai contributi di carattere monografico sono certamente quelli relativi alla riflessione teologico-fondamentale, alla dogmatica, alla spiritualità e alla pastorale.
Tutta la collana della rivista Teologia è presente sul sito della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, dove si trovano le informazioni per abbonarsi.