L’immagine del ponte è quella che meglio esprime il progetto educativo 2025-2026 che la Fom ha ideato per gli adolescenti della Diocesi, intitolato «Attraverso». «Abbiamo scelto questo nome – spiega Matteo Fabris, pedagogista e collaboratore della Fom su fronte della formazione – a partire dall’idea di un percorso, di un movimento, di un attraversamento della fase di un’età che ha bisogno di un accompagnamento e di attenzioni particolari». La novità di questo anno pastorale è il grande incremento di contenuti delle cinque aree vitali degli adolescenti (affettività, identità e domande di senso, rapporto con il mondo e il servizio, libertà e dipendenze, diversità e intercultura) che poi si incrociano con i cinque tempi della vita della Chiesa. «Questo permette agli educatori di avere dei punti di riferimento e dei contenuti sui quali riflettere, ma soprattutto sui quali far vivere agli adolescenti determinate esperienze».
Tornano anche quest’anno i podcast «Pont of View – Educatori Attraverso», incentrati sullo sviluppo dei contenuti delle aree vitali, che avranno sia una forma narrativa sia interviste di esperti della Diocesi e non solo. «La prima puntata sarà un teaser – dice Fabris -, cioè spiegheremo il programma dell’anno perché prevediamo 16 puntate: a quella di presentazione ne seguiranno altre tre per ogni area vitale, quindi un approfondimento, una narrazione e un’intervista». Per esempio nella puntata sull’identità e le domande di senso sarà intervistato don Marco Fusi, responsabile del Servizio giovani che coordina il Gruppo Samuele, riferimento per l’aspetto vocazionale.
«La nostra idea non è quella di offrire un percorso prestabilito, perché il mondo è complesso e gli adolescenti sono tutti diversi, quindi è importante che ogni educatore si focalizzi e osservi i ragazzi che accompagna in quei determinati anni – chiarisce il pedagogista -. C’è chi ha più bisogno di riflettere sull’affettività, chi sulle domande di senso e chi sulla relazione personale con il Signore, che è sempre la prospettiva. Tuttavia il punto di partenza è la vita degli adolescenti, la loro quotidianità».
La Fom punta molto sulla formazione degli educatori. Per questo è nato anche il progetto 3D, perché tre sono le dimensioni dell’educare: il rapporto con me stesso, il rapporto con gli altri, il rapporto con Dio. Dopo un primo livello base, la formazione degli educatori di preadolescenti e adolescenti continua con un livello più avanzato e l’approfondimento delle tre dimensioni: quest’anno si parte con “il rapporto con Dio”.
Ogni educatore avrà quindi la possibilità di parteciperà a quattro anni di formazione con incontri sul proprio territorio. I primi si sono già tenuti a Magenta, Cantù e Gallarate, il prossimo appuntamento sarà mercoledì 22 ottobre dalle 19 alle 22 a Olginate (Lc), presso l’oratorio San Giuseppe (via Don Gnocchi 17): la serata comprende formazione, apericena, laboratori e confronto finale. Il 27 ottobre sarà la volta di Melegnano, oratorio San Gaetano (via degli Ulivi); il 3 novembre Cinisello Balsamo, oratorio San Luigi (via Fiume 19); il 7 novembre Milano, oratorio Sacro Cuore alla Cagnola (via Bartolini 45); il 13 novembre a Nerviano, oratorio Santo Stefano (via S. Stefano 10).
«Il nostro obiettivo – conclude Fabris – è quello di far crescere il bisogno di formazione e far sì che gli educatori non si sentano soli, ma parte di una comunità più allargata».




