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Bosisio Parini

Delpini alla Nostra Famiglia: «La vera scienza è umile»

L'Arcivescovo ha partecipato alla giornata di festa organizzata nel polo a 60 anni dalla costruzione del primo padiglione e nell'anniversario della morte del Beato don Luigi Monza

di Enrico VIGANÒ

29 Settembre 2023

«Ringrazio tutti voi, carissimi bambini. Sono qui per festeggiare con voi i 60 anni di costruzione della vostra casa. Ma voi non avete 60 anni. Siete molto più giovani. Voglio contribuire alla vostra festa. Non posso darvi le caramelle perché fanno male. Ma vi stringo tutti». Così l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha salutato amichevolmente i numerosi bambini presenti nella hall del settimo padiglione del polo de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, dove è giunto di primo mattino per festeggiare appunto i 60 anni della costruzione del primo padiglione e per ricordare il fondatore Beato don Luigi Monza, nel giorno della sua morte e all’indomani della festa liturgica.

Applaudito entusiasticamente dai ragazzi, monsignor Delpini è stato accolto dalla presidente della Nostra Famiglia Luisa Minoli, dal direttore regionale Francesca Pedretti, dal responsabile del Centro di Bosisio Parini Ivan Snider, dal direttore sanitario Massimo Molteni e dal direttore della comunicazione esterna Laura Baroffio. Un gruppetto di ragazzi è stato scelto come sua “guardia del corpo” e lo ha poi seguito passo dopo passo. Nel suo commosso saluto la presidente Minoli ha sottolineato il profondo rapporto tra La Nostra Famiglia e la Diocesi di Milano, dalla posa della prima pietra del padiglione, benedetta dal cardinale Giovanni Battista Montini, a oggi.

L’Arcivescovo ha risposto anche alle domande degli operatori sui temi forti dell’esistenza e della scienza, su come sia possibile ridare umanità alla ricerca e coniugare una visione meccanicistica dell’essere umano con la sua natura trascendente: «La vera scienza è umile, conosce i suoi limiti e sa che la misura non è la verità dell’uomo – risponde l’Arcivescovo – Perché un bambino sorride? Perché vuole diventare grande? La scienza risponde al come e non al perché. Nell’uomo, nella donna, in tutto ciò che esiste c’è la presenza di Dio, che ci parla».

La storia del Polo

La prima pietra del Centro La Nostra Famiglia di Bosisio Parini fu posta il 21 maggio 1960 dall’allora arcivescovo di Milano, cardinale Giovanni Battista Montini, futuro papa e santo. Il Cardinale aveva un legame di stima con Zaira Spreafico, responsabile dell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole e della Nostra Famiglia, e volle essere presente a porre la prima pietra.

La necessità di far sorgere nel Lecchese un centro specialistico per bambini disabili si presentò alla fine degli anni Cinquanta, quando le due sedi de La Nostra Famiglia esistenti in Lombardia, a Ponte Lambro (Como) e Vedano Olona (Varese), si dimostrarono non più sufficienti a rispondere alle tante richieste delle famiglie. Zaira Spreafico diede il via alla costruzione del primo padiglione, che venne inaugurato il 3 novembre 1963. In dieci anni vennero realizzati altri cinque padiglioni, a cui seguirono nel 1994 il padiglione per la formazione e nel 2004 l’Ospedale amico.

In questi sette edifici, in 60 anni, hanno trovato aiuto, sostegno e assistenza migliaia e migliaia di bambini provenienti da tutt’Italia. Oltre alle componenti scolastiche, educative e riabilitative, e alle realtà ospedaliere e di ricerca, rappresentate dall’Istituto scientifico “Eugenio Medea”, Bosisio ospita corsi di laurea in logopedia, educazione professionale, e psicomotricità dell’età evolutiva.

Nel primo padiglione è presente il Ciclo diurno continuo e Formazione professionale; nel secondo Padiglione, sempre il Ciclo diurno continuo; nel terzo, oltre al Ciclo diurno continuo, vi è anche la Riabilitazione ambulatoriale. Nel quarto Irccs (Degenza e attività ambulatoriali – Polo Npia, laboratori di ricerca), Servizio residenziale terapeutico riabilitativo per minori – Riabilitazione ambulatoriale.  Quinto padiglione: Ciclo diurno continuo. Il sesto ospita i Corsi di Laurea, Alta formazione e Formazione continua. Infine nel settimo Padiglione: Irccs (Degenza, attività ambulatoriali e servizi diagnostici, laboratori di ricerca).

Gli operatori del Centro sono circa 700, a servizio di quelli che il fondatore, il Beato don Luigi Monza, chiamava «i nostri signori e padroni», per i quali «tutto deve essere fatto bene». Per questi bambini, il servizio offerto non è limitato a interventi e cure di carattere sanitario,  ma mira a ottenere il benessere esistenziale individuale e familiare, tenendo conto delle difficoltà scolastiche e sociali dovute alle disabilità e alle problematiche ambientali, offrendo i supporti tecnici e sociali per il miglior inserimento possibile in famiglia e nell’ambiente di vita.

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