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Fiera

Caritas Ambrosiana a «Fa’ la cosa giusta»

All’evento dedicato al consumo critico e alla sostenibilità, una «escape room» sul tema dell’essenziale, per dimostrare che non ci si salva da soli, e uno stand di Taivé, la sartoria sociale che garantisce un impiego a donne svantaggiate

14 Marzo 2024
Una impiegata di Taivé

Alla ventesima edizione di «Fa’ la cosa giusta», fiera per il consumo critico e per gli stili di vita sostenibili (leggi qui), in programma da venerdì 22 a domenica 24 marzo al Centro congressi Allianz Mico (Milano, City Life), ci sarà anche una doppia presenza Caritas.

Il tema dell’edizione 2024 della fiera («Rendere visibile l’essenziale») ha suggerito a Caritas Ambrosiana di allestire uno stand per far “giocare” i visitatori proprio con l’essenziale: la ricchezza delle relazioni che salvano. Concretamente, si tratterà di una escape room, una sorta di labirinto che potrà ospitare fino a 8 persone per un tempo di 20 minuti, con un obiettivo comune: salvarsi.

L’allestimento avrà il nome EXential (vedi qui il logo) e sarà concepito come un percorso finalizzato a dimostrare che l’unica vera via per salvarsi tutti, in una situazione di crisi, di fronte a un problema, è il cooperare e il mettere in gioco risorse diverse, ma complementari per il risultato comune. Il nome della proposta è basato sulla crasi tra i termini inglesi Exit (uscita) ed essential (essenziale). All’uscita dalla stanza, insieme a un operatore Caritas, il gruppo potrà rileggere l’esperienza e condividere le emozioni vissute.

Caritas sarà presente a «Fa’ la cosa giusta» anche con lo stand di Taivé – Un filo per l’integrazione, sartoria sociale che effettua rammendi, riparazioni, lavori di sartoria e produce accessori e articoli per l’arredo della casa, progetto avviato da Caritas Ambrosiana nel 2009, allo scopo di offrire un percorso di inserimento sociale e lavorativo a donne che si trovano in una situazione di svantaggio. È anche un negozio aperto al pubblico cinque giorni la settimana, nel quartiere Lambrate, a Milano.

Da qualche anno Taivé è entrata in una nuova fase di sviluppo, grazie alla collaborazione con la cooperativa Vesti Solidale. L’obiettivo è sensibilizzare a un consumo etico e consapevole: la maggior parte dei prodotti è realizzata a partire da “scarti” tessili recuperati dai cassonetti gialli, che consentono di creare manufatti unici e preziosi.