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Gemellaggio

Caritas accoglie dieci giovani nepalesi in Lombardia

Un’esperienza di incontro, dialogo e condivisione nel segno della fraternità tra le due Chiese. La visita a Milano a Caritas Ambrosiana e alla Casa della Carità. Sulle proteste della Generazione Z: «Speriamo in un cambiamento»

11 Settembre 2025
Foto Caritas Italiana

Il 6 settembre dieci giovani provenienti dal Nepal sono arrivati in Italia per vivere un’esperienza di incontro, dialogo e condivisione con i giovani impegnati nella rete delle Caritas e degli oratori della Lombardia. L’iniziativa, che si concluderà il 18 settembre, è parte del gemellaggio tra la Chiesa lombarda e la Chiesa del Nepal, promosso dalla Delegazione di Caritas Lombardia nell’ambito dei 50 anni di Caritas Italiana.

Durante il loro soggiorno, i giovani nepalesi stanno partecipando a un ricco programma che li porterà a visitare diverse Caritas territoriali. L’esperienza prevede laboratori interculturali, momenti di formazione, incontri con le comunità locali, dialogo intergenerazionale e riflessioni condivise sul senso della solidarietà e sul ruolo della Chiesa oggi, senza tralasciare la visita alle bellezze geografiche e culturali della nostra Regione.

L’esperienza è iniziata con a Roma con la partecipazione alla Messa di Canonizzazione dei Beati Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, e l’incontro con papa Leone XIV del 10 settembre, durante il quale il Pontefice ha sottolineato l’importanza del camminare insieme come Chiese sorelle, aprendosi con fiducia alla ricchezza dell’altro.

Oggi e domani saranno a Milano, visitando tra l’altro la sede di Caritas Ambrosiana e quella della Casa della Carità.

Un cammino di fraternità

L’esperienza di questi giorni si inserisce nel percorso di gemellaggio avviato nel 2021 in occasione del 50° anniversario di Caritas Italiana. Il gemellaggio tra Caritas Lombardia e Caritas Nepal si è concretizzato nel novembre 2023 come un legame stabile e orientato al futuro, fondato sulla reciprocità e sul desiderio di crescere insieme nella solidarietà.

«In Nepal – ha affermato in quell’occasione don Moreno Locatelli, direttore di Caritas Vigevano e coordinatore regionale per il gemellaggio – vi è una Chiesa giovane, seppur di minoranza, che ha tanta voglia di esserci per testimoniare la bellezza del Vangelo ed è riconosciuta  nel Paese per l’importante impegno a favore dei poveri. Questo progetto ha dato nuova energia e l’entusiasmo di lavorare con particolare attenzione ai giovani -l’accoglienza dei giovani nepalesi è condivisa con la pastorale giovanile regionale- e ai valori pastorali condivisi».

Il gemellaggio vuole essere molto più di un semplice scambio culturale: è un’alleanza fraterna tra una Chiesa “piccola e giovane”, quella nepalese, e una più strutturata, quella lombarda, entrambe desiderose di mettersi in ascolto e di lasciarsi trasformare dal dono della relazione. Non ultimo, l’esperienza di pastorale integrata tra Caritas e Pg è un ulteriore frutto di questo gemellaggio.

Fragilità e speranza

Il Nepal, Paese di circa 30 milioni di abitanti, presenta numerose sfide sociali ed economiche: il 30% della popolazione vive in condizioni di povertà, le infrastrutture sanitarie ed educative sono carenti e la popolazione è fortemente esposta ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali.

A partire da queste fragilità, il gemellaggio ha contribuito a rafforzare l’impegno di Caritas Italiana nel Paese, sostenendo – tra gli altri – il “Progetto Bagmati”, nato in risposta all’emergenza provocata dalle alluvioni del settembre 2024.

Il progetto ha garantito alle comunità colpite forniture essenziali, supporto per l’approvvigionamento idrico, materiali educativi per i bambini, ripristino delle fonti di reddito e interventi per la mitigazione del rischio di disastri futuri. Grande attenzione è stata data alla costruzione di rifugi temporanei, al sostegno agli allevatori, e alla formazione per una gestione locale e partecipata delle emergenze.

Obiettivo: costruire legami duraturi

L’accoglienza dei giovani nepalesi rappresenta un tassello importante di un cammino più ampio, fatto di ascolto, condivisione e speranza. L’obiettivo è quello di costruire legami duraturi, praticare il principio del “camminare insieme” e promuovere una solidarietà che non si esaurisce nell’aiuto, ma si fa crescita e arricchimento reciproco.

Le proteste della Generazione Z

Sulle proteste sollevate nel loro Paese dalla Generazione Z contro la classe politica accusata di corruzione, nepotismo e clientelismo (che hanno provocato una ventina di morti e oltre 400 feriti negli scontri con la polizia e hanno portato alle dimissioni del primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli), i giovani cattolici nepalesi ospitati in Italia hanno commentato al Sir: «Siamo accanto ai nostri coetanei e appoggiamo le ragioni della protesta. Speriamo che cambi il sistema e arrivino al governo buoni leader, più giovani e preparati. Siamo un popolo pacifico e cerchiamo solo la giustizia sociale».