Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/agesci-in-cammino-come-i-discepoli-di-emmaus-1027282.html
Sirio 09 - 15 dicembre 2024
Share

Scout

Agesci, in cammino come i discepoli di Emmaus

Assistenti ecclesiastici, capi e capo educatori provenienti da tutta Italia hanno partecipato a Loreto a un convegno nazionale dedicato all’impegno educativo nei confronti di bambini, ragazzi e giovani

11 Ottobre 2022
Un momento del convegno

Dal 29 settembre al 2 ottobre, a Loreto (Ancona), 200 assistenti ecclesiastici e 800 capi e capo educatori dell’Agesci provenienti da tutta Italia (molti dalla Lombardia), si sono incontrati al convegno “Emmaus Andata e Ritorno”. Scout e guide hanno camminato come discepoli di Emmaus, per crescere come cristiani nella loro vita.

«L’Agesci continua il suo cammino – affermano Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato nazionale assieme a padre Roberto Del Riccio s.j., assistente ecclesiastico generale -. Il senso del nostro incontrarci è stato mettere a fuoco i prossimi passi che l’Associazione è chiamata a fare nell’educare alla vita cristiana che vede coinvolti bambini, ragazzi e giovani. Oggi la nostra missione è importante nel tempo in cui siamo, nelle comunità che viviamo. Il valore dell’ascolto e la centralità della persona fanno dell’Agesci un’associazione di frontiera».

Il 29 e il 30 settembre, giorni dedicati agli assistenti ecclesiastici, sono stati segnati dalla presenza di monsignor Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio e Città di Castello, già Assistente ecclesiastico regionale Agesci, che ha affermato: «Il metodo di questo incontro è il cammino, ovvero la vita, tutto ciò che viviamo nella nostra storia, i progetti, le scelte fatte e quelle che non riusciamo a fare. Tutto il nostro esistere, e le persone che vi sono coinvolte. Gesù diventa compagno mentre accade la nostra vita, non prima, non quando abbiamo capito tutto, non in un certo punto chiave. Cammina con noi anche quando non riconosciamo la sua presenza». Nella stessa giornata, in collegamento in diretta, monsignor Paolo Giulietti ha espresso gratitudine per il lavoro degli assistenti ecclesiastici, che continuano ad accompagnare i gruppi dell’Agesci nel loro cammino di fede e di comunione ecclesiale, «nella consapevolezza che la viva relazione con la comunità cristiana, infatti, appare sempre più decisiva per un efficace cammino di fede».

La fiaccolata serale

Il saluto di Zuppi

Il 30 settembre il convegno si è arricchito della presenza dei capi e delle capo giunti da tutta Italia. Tutti i partecipanti hanno ricevuto il video-messaggio di saluto del cardinale Matteo Maria Zuppi: «Vi auguro di interrogarvi molto su cosa significa una vita piena della presenza di Cristo, il miglior pellegrino con noi della strada della vita. Far conoscere l’esperienza con Cristo nelle varie tappe dell’Associazione, che permette a tanti ragazzi di fare un’esperienza spirituale».

I capi hanno partecipato in serata e nella mattinata dell’1 ottobre a un’attività proposta da Marco Tibaldi, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bologna, insieme a Carlotta Mandrioli, danza-educatrice: l’approccio per la rilettura del brano dei discepoli di Emmaus in cui hanno coinvolto i presenti è stato decisamente innovativo, in quanto volto a coinvolgere tutta la persona, corpo e mente.

Il 1° ottobre si è aperto con il saluto di monsignor Fabio Dal Cin, Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio, e del sindaco di Loreto Moreno Pieroni. Nel pomeriggio si sono svolti i laboratori delle tre Branche dell’Associazione, Rover e Scolte, Esploratori e Guide e Lupetti e Coccinelle: un’esperienza significativa di confronto sull’educare alla vita cristiana con il metodo specifico delle Branche.

In serata i partecipanti hanno preso parte alla preghiera del Rosario con la suggestiva fiaccolata nella Piazza del Santuario della Santa Casa di Loreto, presieduta da monsignor Dal Cin. La serata è terminata con il concerto del gruppo musicale The Sun, vera e propria testimonianza attraverso la narrazione in musica. 

Ora il mandato è quello di riflettere profondamente su quanto vissuto, cercare di calarlo nelle varie realtà di provenienza, cogliendo la nuova sfida che il Vangelo dona: camminare nella nostra quotidianità, scoprendo il Risorto vicino a noi.