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Speciale

Un’estate “inedita”

Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Estate ragazzi

A Merate collaborazione con le famiglie e gli adulti

Dal 29 giugno al 31 luglio, con attività pomeridiane divise per fasce d’età. «Riapriamo in sicurezza, per offrire gioco, relazione e gioia con lo stile educativo che caratterizza ogni esperienza comunitaria», sottolinea don Luca Rognone, incaricato per la Pastorale giovanile decanale

di Cristina CONTI

28 Giugno 2020

A Merate l’estate ragazzi parte lunedì 29 giugno per finire il 31 luglio, per un totale di 5 settimane. Per venire incontro alle misure anti-contagio, si svolgerà solo al pomeriggio e diviso per fasce d’età: i piccoli, la quarta e quinta elementare e le medie.

«Nella prima parte del pomeriggio abbiamo pensato di svolgere dei laboratori, poi ci saranno le normali attività, affiancate da volontari che hanno dato la loro disponibilità e adolescenti animatori – spiega don Luca Rognone, incaricato per la Pastorale giovanile del Decanato di Merate -. Ci sarà spazio anche per i giochi, secondo le regole di distanziamento». Alle 14 ci sarà l’ingresso in oratorio, dalle 14.30 inizierà l’animazione. Quindi i laboratori o i giochi divisi in gruppi. Alle 15.45 la preghiera, alle 16.15 la merenda. E poi un gioco organizzato dalle 16.45 alle 17.30. «Ci prepariamo a vivere qualcosa di inedito, che non avrà la stessa forza dell’oratorio estivo, ma che vuole comunque essere una proposta educativa, che le parrocchie della città propongono ai ragazzi», precisa don Rognone.

Una proposta costruita e vissuta in collaborazione con le famiglie e gli adulti della comunità, che, ancora di più quest’estate, offriranno il loro contributo e sostegno nei confronti dei piccoli e dei ragazzi. Ogni pomeriggio saranno accolti 30 ragazzi accompagnati da un genitore o da un adulto, che potrà rimanere presente in oratorio per tutto il tempo. All’interno dell’oratorio si dovrà usare la mascherina e non si potrà entrare se si ha una temperatura superiore ai 37.5 gradi. «La comunità cristiana ha scelto di riaprire le porte dell’oratorio in sicurezza, per offrire uno spazio di gioco, di relazione e di gioia con lo stile educativo che caratterizza ogni esperienza vissuta insieme», aggiunge don Luca.

Dopo tanti giorni trascorsi a casa in solitudine i ragazzi sono molto contenti di poter incontrare di nuovo i loro amici e di tornare a giocare con loro. E da parte dei genitori c’è stato molto entusiasmo. «È stato molto apprezzato che l’oratorio si sia messo in gioco. Molti adulti hanno dato la loro disponibilità per diversi servizi: dalla pulizia, alla segreteria, all’aiuto per la realizzazione dei laboratori», commenta don Rognone. Certo, i numeri degli animatori non sono quelli soliti dell’oratorio estivo. E per quanto riguarda i bambini le iscrizioni si stanno ancora raccogliendo. «Qualche timore da parte di qualcuno c’è, ma questo non rende meno apprezzata l’iniziativa», conclude don Rognone.