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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Liturgia

«Ma io vi dico: amate i vostri nemici »

di Luigi NASON Redazione

26 Febbraio 2010

Nei giorni feriali (da lunedì a giovedì) continua la proclamazione progressiva del Discorso della montagna, preparato da due Letture dell’Antico Testamento (anno II). Al centro è il tema dell’Alleanza e della fedeltà alla promessa del Signore, richiamato dalla vicenda di Abramo (Letture della Genesi) che ci accompagnerà anche nella settimana successiva, e dalla Lettura dei Proverbi. Fedeltà all’Alleanza che ritorna e trova nuova luce nelle parole stesse di Gesù: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano» (Vangelo del mercoledì: Matteo 5,38-48); «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli» (Vangelo del giovedì: Matteo 6,1-6). I temi della liturgia domenicale ritornano anche nell’ufficiatura vespertina propria del venerdì, con la proclamazione di quattro Letture del Primo Testamento, con il dono della legge – che illumina e accompagna quello della libertà – e la fedeltà all’Alleanza quale pegno di salvezza e benedizione (I ciclo), mentre il ciclo alternativo di Letture, sempre tratte dalla Legge e dai Profeti, pone al centro il tema del sacrificio in cui è prefigurata l’immolazione pasquale di Cristo (II ciclo).
Infine, il Lezionario del sabato assume una connotazione tipicamente battesimale, scandendo le tappe e i riti (questa settimana: l’imposizione delle mani) del cammino di preparazione dei catecumeni verso i sacramenti pasquali e dando nuovo vigore alla memoria del nostro Battesimo.
Nel deserto della Quaresima, camminando verso la Pasqua, siamo chiamati a convertire il cuore e la vita, e chiedendo che si rinnovi in noi il dono di grazia del Signore – nella preghiera personale – facciamo nostre le parole stesse della liturgia: «Tu con immensa bontà doni al tuo popolo un tempo in cui convergono tutti i gesti della tua misericordia, perché nella penitenza e nella purificazione quaresimale possiamo celebrarli con animo grato e custodirne la grazia con cuore fedele» (prefazio del mercoledì). Nei giorni feriali (da lunedì a giovedì) continua la proclamazione progressiva del Discorso della montagna, preparato da due Letture dell’Antico Testamento (anno II). Al centro è il tema dell’Alleanza e della fedeltà alla promessa del Signore, richiamato dalla vicenda di Abramo (Letture della Genesi) che ci accompagnerà anche nella settimana successiva, e dalla Lettura dei Proverbi. Fedeltà all’Alleanza che ritorna e trova nuova luce nelle parole stesse di Gesù: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano» (Vangelo del mercoledì: Matteo 5,38-48); «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli» (Vangelo del giovedì: Matteo 6,1-6). I temi della liturgia domenicale ritornano anche nell’ufficiatura vespertina propria del venerdì, con la proclamazione di quattro Letture del Primo Testamento, con il dono della legge – che illumina e accompagna quello della libertà – e la fedeltà all’Alleanza quale pegno di salvezza e benedizione (I ciclo), mentre il ciclo alternativo di Letture, sempre tratte dalla Legge e dai Profeti, pone al centro il tema del sacrificio in cui è prefigurata l’immolazione pasquale di Cristo (II ciclo).Infine, il Lezionario del sabato assume una connotazione tipicamente battesimale, scandendo le tappe e i riti (questa settimana: l’imposizione delle mani) del cammino di preparazione dei catecumeni verso i sacramenti pasquali e dando nuovo vigore alla memoria del nostro Battesimo.Nel deserto della Quaresima, camminando verso la Pasqua, siamo chiamati a convertire il cuore e la vita, e chiedendo che si rinnovi in noi il dono di grazia del Signore – nella preghiera personale – facciamo nostre le parole stesse della liturgia: «Tu con immensa bontà doni al tuo popolo un tempo in cui convergono tutti i gesti della tua misericordia, perché nella penitenza e nella purificazione quaresimale possiamo celebrarli con animo grato e custodirne la grazia con cuore fedele» (prefazio del mercoledì).