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La storia

I regali dei gemellini per chi perde il lavoro

Al Battesimo i genitori hanno chiesto a parenti e amici di pensare a chi è rimasto disoccupato, devolvendo l'equivalente dei doni al Fondo famiglia-lavoro

di Luisa BOVE Redazione

4 Febbraio 2010

In tempo di crisi c’è chi mette al mondo due gemelli e pensa anche a chi non ce la fa a tirare la fine del mese. Mamma Mara e papà Valerio, di Besana Brianza, non hanno esitato a rinunciare ai tradizionali regali in occasione del battesimo dei figli per devolvere il corrispettivo al Fondo famiglia-lavoro. Ma andiamo con ordine.
Il 12 novembre scorso sono nati Maddalena e Davide. Ad attenderli a casa c’erano già altri fratellini: Anna, che ha quasi 7 anni, e Francesco, di 4 e mezzo. Entrambi hanno accolto la nascita dei gemelli «con grande entusiasmo – assicura la madre -, anche se ci sono momenti in cui dobbiamo dare più attenzione a loro. Il fatto però che siano già in due è un bene, perché giocano insieme e lasciano il “campo libero” a noi con i piccolini».
«È stata una maternità speciale – spiega Mara -, perché non ci aspettavamo la nascita di due bimbi, ma attorno a noi c’era tanta solidarietà da parte dei parenti e soprattutto degli amici. E oggi dobbiamo dire grazie a molte persone che ci hanno “passato” tantissime cose: vestitini, pannolini e altro. Ci sono stati molto vicini anche con la preghiera e il sostegno nell’accogliere bene la nascita dei gemelli».
Di solito quando in una famiglia nasce il terzo figlio si ha già in casa quasi tutto grazie ai fratelli più grandi, «ma nel nostro caso essendo due ci mancava sempre qualcosa…». Anche il seggiolone era uno solo, «poi magicamente è arrivato il secondo».
Il battesimo è stato fissato in parrocchia il 10 gennaio, durante la Messa domenicale dei ragazzi proprio nel giorno della festa del Battesimo di Gesù. Ma mentre si avvicinava la data, a mamma e papà è tornata in mente la frase del Vangelo di Matteo: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
«Avevamo ricevuto così tanto – dice Mara – che non ci sembrava il caso accettare altri regali. Non ne avevamo bisogno e l’idea di avere altri vestiti o altre cose, per noi era uno sciupare i soldi». Così hanno scritto nel biglietto di invito al battesimo: «Colmi di gratitudine, vi proponiamo – in alternativa al “solito” regalo per i festeggiamenti – di offrire un contributo al Fondo famiglia-lavoro istituito dalla Diocesi di Milano per supportare le famiglie in difficoltà a causa dell’attuale crisi economica».
Gli invitati potevano scegliere se fare un bonifico bancario sul conto del Fondo o depositare la somma in una cassetta predisposta il giorno della celebrazione. «L’iniziativa ha avuto grande successo, perché fortunatamente sono state pochissime le persone che oltre all’offerta ci hanno dato un regalino». La somma raccolta tra parenti e amici («ma qualcosa abbiamo aggiunto anche noi») è stata di 1.500 euro, senza contare chi ha contribuito con un bonifico. E conclude Mara: «Se avessimo ricevuto il corrispettivo in regali sarebbe stato davvero esagerato». In tempo di crisi c’è chi mette al mondo due gemelli e pensa anche a chi non ce la fa a tirare la fine del mese. Mamma Mara e papà Valerio, di Besana Brianza, non hanno esitato a rinunciare ai tradizionali regali in occasione del battesimo dei figli per devolvere il corrispettivo al Fondo famiglia-lavoro. Ma andiamo con ordine.Il 12 novembre scorso sono nati Maddalena e Davide. Ad attenderli a casa c’erano già altri fratellini: Anna, che ha quasi 7 anni, e Francesco, di 4 e mezzo. Entrambi hanno accolto la nascita dei gemelli «con grande entusiasmo – assicura la madre -, anche se ci sono momenti in cui dobbiamo dare più attenzione a loro. Il fatto però che siano già in due è un bene, perché giocano insieme e lasciano il “campo libero” a noi con i piccolini».«È stata una maternità speciale – spiega Mara -, perché non ci aspettavamo la nascita di due bimbi, ma attorno a noi c’era tanta solidarietà da parte dei parenti e soprattutto degli amici. E oggi dobbiamo dire grazie a molte persone che ci hanno “passato” tantissime cose: vestitini, pannolini e altro. Ci sono stati molto vicini anche con la preghiera e il sostegno nell’accogliere bene la nascita dei gemelli».Di solito quando in una famiglia nasce il terzo figlio si ha già in casa quasi tutto grazie ai fratelli più grandi, «ma nel nostro caso essendo due ci mancava sempre qualcosa…». Anche il seggiolone era uno solo, «poi magicamente è arrivato il secondo».Il battesimo è stato fissato in parrocchia il 10 gennaio, durante la Messa domenicale dei ragazzi proprio nel giorno della festa del Battesimo di Gesù. Ma mentre si avvicinava la data, a mamma e papà è tornata in mente la frase del Vangelo di Matteo: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».«Avevamo ricevuto così tanto – dice Mara – che non ci sembrava il caso accettare altri regali. Non ne avevamo bisogno e l’idea di avere altri vestiti o altre cose, per noi era uno sciupare i soldi». Così hanno scritto nel biglietto di invito al battesimo: «Colmi di gratitudine, vi proponiamo – in alternativa al “solito” regalo per i festeggiamenti – di offrire un contributo al Fondo famiglia-lavoro istituito dalla Diocesi di Milano per supportare le famiglie in difficoltà a causa dell’attuale crisi economica».Gli invitati potevano scegliere se fare un bonifico bancario sul conto del Fondo o depositare la somma in una cassetta predisposta il giorno della celebrazione. «L’iniziativa ha avuto grande successo, perché fortunatamente sono state pochissime le persone che oltre all’offerta ci hanno dato un regalino». La somma raccolta tra parenti e amici («ma qualcosa abbiamo aggiunto anche noi») è stata di 1.500 euro, senza contare chi ha contribuito con un bonifico. E conclude Mara: «Se avessimo ricevuto il corrispettivo in regali sarebbe stato davvero esagerato».

Maddalena e Davide