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Rifugiati

Ordine di Malta: nel 2023 salvate oltre 22 mila persone

In 222 operazioni condotte in sei mesi con la Guardia costiera. In occasione della Giornata mondiale il Corpo italiano ricorda l’importanza fondamentale di garantire protezione e dignità a ogni individuo

di Giovanna Pasqualin TraversaAgensir

19 Giugno 2023
Soccorso a rifugiati (foto Ordine di Malta)

Il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – Cisom, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che ricorre domani, desidera ricordare l’importanza fondamentale di garantire protezione e dignità a ogni individuo che cerca rifugio quando la propria vita è in pericolo.

Da 15 anni il Cisom è in prima linea nelle attività di salvataggio e primo soccorso, offrendo assistenza sanitaria altamente qualificata a bordo dei mezzi della Guardia costiera a coloro che tentano la traversata del Mediterraneo. Nei primi 6 mesi del 2023, i suoi volontari hanno messo in campo 13 squadre sanitarie, composte da medici e infermieri, che hanno pattugliato il mare a bordo di motovedette e Unità navali maggiori della Guardia costiera. Nei primi sei mesi del 2023 hanno partecipato a 222 operazioni di soccorso e hanno salvato, insieme agli uomini e alle donne della Guardia costiera, un totale di 22.674 persone, tra uomini, donne e bambini.

«Chi è costretto ad abbandonare tutto, porta con sé un peso doppio e opprimente: oltre a cercare rifugio dalle atrocità delle guerre interne e dalla violenza, molti provengono da regioni dove gli effetti devastanti del cambiamento climatico si manifestano in maniera evidente e spietata – ricorda il delegato straordinario del Cisom Benedetto Barberini -. La scarsità di risorse, le siccità, le inondazioni e la desertificazione mettono a dura prova le popolazioni, che si vedono costrette ad abbandonare le loro terre d’origine e cercare una speranza di vita migliore altrove». Il Cisom «si impegna a mitigare la sofferenza di coloro che affrontano tali sfide, offrendo un supporto umanitario cruciale e lavorando per garantire che ovunque venga preservata la sicurezza e la dignità di ogni individuo».