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Sirio 20 -25 maggio 2024
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Elezioni europee, dagli enti per il Servizio civile appello per la pace

Nella Giornata che celebra la pace e l'unità in Europa la Conferenza nazionale che li riunisce scrive: «Chiediamo ai candidati di scegliere la via alternativa e creativa della nonviolenza»

9 Maggio 2024

La Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile- CNESC lancia un appello ai candidati alle Elezioni Europee perché nei loro programmi assumano un impegno concreto per la costruzione della pace in modo non armato e nonviolento (leggi qui il testo completo).

«Oggi 9 maggio si celebrano l’unità e la pace in tutta l’Europa – dichiara la presidente Laura Milani – e noi vogliamo fare nostre le parole di Robert Schuman (già Ministro degli Esteri francese) “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”.

In questo momento storico caratterizzato dall’imperversare di guerre e violenze, cui l’Europa sta rispondendo con l’aumento esponenziale delle spese militari, con il ripensare la leva obbligatoria in alcuni Paesi, e con l’ipotesi di un esercito europeo per fronteggiare le minacce esterne, noi chiediamo a tutti i candidati di fare uno sforzo creativo. Dopo secoli di storia che ci hanno insegnato che la soluzione alla guerra non può essere la guerra e che la violenza non si può contrastare con mezzi violenti, chiediamo ai candidati di scegliere la via alternativa e creativa della nonviolenza e di investire sui giovani quali protagonisti di un’Europa che concretizzi i sogni dei suoi fondatori e che positivamente costruisca pace e solidarietà».

La proposta di un Servizio Civile Europeo, il potenziamento del programma dei Corpi europei di Solidarietà (ESC) perché sempre più sia un’esperienza volta a costruire la pace e la istituzionalizzazione di un Corpo Civile di Pace Europeo, rappresentano una risposta concreta che il nuovo Parlamento Europeo è chiamato a realizzare per essere fedele al sogno di pace che è alla base della nascita dell’Europa.

«A chi ci taccia di essere sognatori, rispondiamo con i fatti – continua la Presidente – ovvero con i 150 volontari impegnati nella sperimentazione dei corpi civili di pace in corso in Italia, con i quasi 50.000 volontari che si adoperano attraverso il Servizio Civile Universale per favorire la coesione sociale e l’inclusione nelle nostre comunità, con le migliaia di giovani che già praticano la solidarietà attraverso l’ESC in tutta Europa, con tutte le organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e lo sviluppo sostenibile. Testimoni di pace che chiedono all’Europa politiche di pace».