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Milano

L’eredità di La Pira per un mondo che cerca pace

Mercoledì 7 febbraio, alle 18, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, convegno che prende spunto dal volume sulla figura e sul pensiero del Sindaco di Firenze, recentemente pubblicato da In Dialogo

1 Febbraio 2024
Giorgio La Pira

A 120 anni dalla nascita di Giorgio La Pira, il pensiero del Sindaco di Firenze, politico e mistico, si conferma ancora oggi di grande attualità alla luce dei conflitti israelo-palestinese e russo-ucraino.

Il convegno dal titolo «L’eredità di Giorgio La Pira per un mondo in cerca di pace», che prende spunto dalla recente pubblicazione di Fede, politica e profezia. L’attualità di Giorgio La Pira in un mondo in cerca di pace (In Dialogo, 216 pagine, 18 euro), vuole riflettere sull’ancora estrema attualità dei pensieri e delle idee di La Pira: spunti preziosi per affrontare le sfide attuali e promuovere la costruzione di un futuro più armonioso.

L’evento (vedi qui la locandina) si svolgerà a Milano mercoledì 7 febbraio nella Sala Alessi di Palazzo Marino (piazza della Scala 2). L’inizio è previsto per le 18 e sarà scandito da interventi di testimoni autorevoli: Patrizia Giunti (presidente della Fondazione Giorgio La Pira), Andrea Villa (presidente provinciale Acli di Milano; Monza e Brianza), Agostino Giovagnoli (storico), Marco Tarquinio (editorialista di Avvenire) e Alberto Mattioli (curatore del volume).

La conduzione del convegno è affidata a Maria Teresa Antognazza, responsabile editoriale di Itl Libri. Anna Scavuzzo, vicesindaco, porterà i saluti istituzionali a nome del Comune di Milano.

 

Chi era

Giorgio La Pira è nato il 9 gennaio 1904 a Pozzallo (Ragusa), nel profondo sud della Sicilia. Tra il 1914 e il 1926 è a Messina, dove si diploma in ragioneria, consegue poi la maturità classica e si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza. Nel 1926 si trasferisce a Firenze, dove si laurea in Diritto romano. Nel 1927 diventa terziario domenicano e, a partire dal 1930, insegna Diritto nelle università di Firenze, Siena e Pisa. Nel 1934 fonda la Messa di San Procolo, per l’assistenza materiale e spirituale ai poveri. Nel 1939 fonda e dirige la rivista Principî, poi soppressa dal regime fascista. Dopo la Liberazione diventa deputato dell’Assemblea costituente e in seguito sottosegretario al Ministero del Lavoro. Nel 1951 e ancora nel 1956 è eletto sindaco di Firenze, ma dà le dimissioni nel 1957 non potendo contare su una maggioranza. Sarà ancora sindaco di Firenze tra il 1960 e il 1964, dopo essere stato deputato alla Camera (incarico che riprenderà nel 1976). Negli anni a seguire svolge un’intensa attività a livello internazionale a favore della pace e del dialogo tra le nazioni. Muore a Firenze il 5 novembre 1977.