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Milano

Bosnia, trent’anni dopo Dayton: la guerra e una pace precaria

Sabato 29 novembre l'associazione Stradajevo ODV organizza una giornata di convegni e Balkan Cafè per ricordare le vicende dei Balcani da allora fino ad oggi. Ospite il professor Mirko Pejanovic, già membro della Presidenza bosniaca e firmatario degli Accordi

14 Novembre 2025
Lo Stari Most, il ponte del XVI secolo sul fiume Neretva che dà il nome a Mostar e che fu distrutto durante la guerra in Bosnia (foto Pixabay)

Per commemorare i 30 anni dalla fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, Stradajevo ODV ha organizzato per sabato 29 novembre dalle ore 10 al teatro Caboto di via Mar Nero 10 a Milano una giornata di convegni e Balkan Cafè, per approfondire una pagina di storia recente ancora da comprendere, per chi ama la pace e desidera leggere, dallo spaccato dei Balcani di allora e di oggi, con una discussione sull’attuale situazione geopolitica. 

Ospiti del convegno il professor Mirko Pejanovic, già membro della Presidenza Bosniaca e firmatario degli accordi di Dayton, il giornalista Gigi Riva in collegamento da Roma e il professor Stefano Bianchini dell’Università di Bologna. 

Dopo l’incontro è previsto un pranzo bosniaco per le 12.30 (è necessaria la prenotazione per parteciparvi) a cui seguirà alle 15.30 il Balkan Cafè, a cura di Roberta Biagiarelli, Matiled Grossi e Riccardo Serra, che si alterneranno con ospiti e testimoni della società civile bosniaca.

La prenotazione all’evento è obbligatoria. Per iscriversi è sufficiente inquadrare il qr code della locandina, scrivendo una mail a stradajevo@gmail.com o inviando un messaggio a 3683763185.

L’associazione Stradajevo ODV

L’associazione Stradajevo ODV è nata nel settembre del 2024 per dare continuità e stabilità ai progetti di cooperazione nati in alcuni oratori di Milano.

Grazie al coinvolgimento in Italia di giovani, scuole e famiglie, e a Sarajevo della realtà della “Casa per i bambini senza cure parentali” di Bjelave, la realtà privata di SOS Selo del gruppo austriaco SOS village e l’associazione Bezdan, nata sull’esperienza di Sprofondo Sarajevo, l‘associazione si pone come obiettivi la promozione di una cultura di pace, a partire dalla storia recente della Bosnia ed Erzegovina, per alimentare uno stile originale di pacifismo e la coesistenza fra le diverse culture nella nostra città.

Tra gli scopi fondativi dell’associazione c’è anche la cooperazione con l’orfanotrofio di Bjelave, con progetti educativi e un’attenzione alle condizioni di salute dei bambini con eventuali interventi medici. Sono stati promossi inoltre dei viaggi culturali e solidaristici dell’Italia verso la Bosnia-Erzegovina e Milano.