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Un voto per il futuro dell’Europa

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Bruxelles

Baturi (Cei): «I giovani europei capaci di immaginare un futuro diverso»

«Scommettere su di loro significa scommettere sull’educazione»: il Segretario generale commenta l’incontro tra il Consiglio giovani del Mediterraneo e la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola

di Gianni BORSA Agensir

4 Aprile 2024
Roberta Metsola, monsignor Giuseppe Baturi e monsignor Mariano Crociata

«Abbiamo voluto scommettere sui giovani, perché significa scommettere sull’educazione e sulla capacità che loro hanno di immaginare un futuro diverso»: monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, commenta l’incontro svoltosi a Bruxelles tra il Consiglio giovani del Mediterraneo e la presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola. Il progetto verrà presentato il 4 aprile con un convegno al Parlamento europeo.

«Non è possibile che l’Europa non si accorga di ciò che accade nel Mediterraneo, di queste forze vive e della possibilità che nel Mediterraneo c’è di sviluppare un’azione di pace e di amicizia che avrà ripercussioni in tutto il mondo», spiega monsignor Baturi. Il quale sottolinea la «speranza di un’Europa» che «tenga conto di queste forze vive e prospettiche per determinare un futuro diverso». Mons. Baturi definisce «molto cordiale» l’incontro con la presidente Metsola, la quale «ha voluto conoscere meglio le motivazioni del Consiglio giovani del Mediterraneo e anche la sua composizione. Si è interessata inoltre della grande visione di Giorgio La Pira chiedendo di poterla sviluppare in contesti storici oggi diversi ma che abbisogna di quella stessa visione profetica».

Crociata (Comece): «Confermato il rapporto Chiesa-istituzioni»

«Un incontro breve, ma sostanzioso, per il calore dell’accoglienza e l’interesse nei confronti di questo gruppo di giovani che ha intrapreso questa iniziativa per i giovani del Mediterraneo»: monsignor Mariano Crociata commenta l’incontro. «È la conferma – dice – di un rapporto che la Chiesa, attraverso la Comece, ha con il Parlamento e la presidente del Parlamento, che merita di essere portato avanti, perché consente alla Chiesa di svolgere la sua missione e al Parlamento europeo di raccogliere voci che vengono dal mondo cattolico che è parte importante del popolo europeo».