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Nuove chiese

Architetture spirituali e innovazione urbana, un corso

Il workshop si terrà dal 3 al 16 febbraio al Politecnico di Milano e coinvolgerà studenti e ospiti qualificati nel coniugare teoria e prassi. Un'iniziativa che ha il patrocinio dell'Arcidiocesi di Milano, realizzata con il sostegno dell'8xmille

30 Gennaio 2024

Da sabato 3 febbraio 2024  prenderà il via il  workshop presso la Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano: Church for the Future. Architetture spirituali e innovazione urbana.

In questa sua seconda edizione il corso, accreditato per 4 crediti formativi universitari, per l’importanza e l’attualità del suo contenuto ha ottenuto il patrocinio e la collaborazione dell’Arcidiocesi di Milano e dell’8xmille alla Chiesa cattolica, oltre alla Fondazione Frate Sole.

Il laboratorio intensivo (responsabile Marco Bovati, impostazione didattica di Tino Grisi) durerà due settimane coinvolgendo studenti e ospiti qualificati nel coniugare teoria e prassi, con particolare attenzione agli aspetti di relazione tra la contenuta dimensione di un’architettura spirituale contemporanea e la maggiore prospettiva della rigenerazione urbana.

Il progetto vedrà interessati due comparti in trasformazione all’interno della città di Milano: il Villaggio Olimpico 2026, nella zona dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana e un’area del “Piano chiese” a Santa Giulia (ex Montecity/Rogoredo).

Il primo farà da sfondo a una proposta di “cappella urbana”, il cui carattere sarà il raccoglimento, sotto forma di spazio del silenzio collocato in una piazza aperta tra edifici. Obiettivo è creare uno luogo di preghiera e riflessione quale ambito di riconciliazione tra persone di culture e fedi diverse, segno di demarcazione rispetto al normale quotidiano e insieme stimolo di apertura.

Il secondo ambito urbano sarà oggetto della sperimentazione, in un unico aggregato spirituale per la comunità cattolica, di diversificate sequenze spazio-temporali. La chiesa avrà quindi un carattere di ibridazione, pensata come dimora comunitaria che sorge su di una soglia verde tra quartiere e parco, dove diversi usi possono essere concepiti senza offuscare la chiarezza dello spazio santo.

Il grado di elaborazione progettuale dovrà mostrare la capacità di istituire un centro simbolico all’interno di una pluralità di luoghi e di aspettative, sapendo comunicare una riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche del costruire per la fede, secondo nuove direzioni di ricerca connesse allo sviluppo sostenibile.