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Arte, Storia & Cultura

Sirio 30  settembre - 06 ottobre 2024
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Solennità

Natività di Maria, la festa patronale del Duomo di Milano

La Cattedrale ambrosiana, infatti, porta il titolo di “Maria Nascente”, come si legge sulla facciata di epoca napoleonica. Ma perché è stata scelta proprio questa, fra le diverse feste mariane? Storie e tradizioni affascinanti, che arrivano da molto lontano, raccontate questa domenica sull’inserto diocesano Milano 7 del quotidiano Avvenire e in questo video

di Luca Frigerio

6 Settembre 2024

Nella liturgia della Chiesa cattolica il giorno 8 di settembre ricorre la festa della Natività di Maria, che per la Diocesi di Milano assume particolare rilevanza perché è celebrata in Duomo come festa patronale, con il grado di solennità (anticipata al sabato precedente, come accade quest’anno, quando la festa cade di domenica, come consuetudine del rito ambrosiano).

Proprio in quest’occasione, da circa cinquant’anni, l’arcivescovo, dopo aver presieduto la messa pontificale, presenta alla comunità diocesana il piano pastorale per il nuovo anno, che ha dunque tradizionalmente inizio in questa data. Durante tale celebrazione, inoltre, si tiene anche il rito di ammissione al diaconato.

Sull’attuale facciata del Duomo di Milano, completata nel 1810 al tempo di Napoleone Bonaparte, campeggia una semplice scritta a ricordare la dedicazione della cattedrale ambrosiana: Mariae Nascenti. Ma da quando è attestata questa intitolazione? E perché proprio alla Natività di Maria, tra le diverse feste che celebrano la Madre di Dio?

Da sempre la cattedrale di Milano è legata al culto della Beata Vergine Maria. Sull’area della Basilica Vetus, come è citata da sant’Ambrogio, nel Medioevo sorse la cattedrale «invernale» nota come Santa Maria Maggiore.

Già nel 1335, proprio la data dell’8 settembre, quindi in occasione della Natività di Maria, fu scelta per il rito dell’offerta della città e del ducato di Milano alla cattedrale di Santa Maria Maggiore: una celebrazione particolarmente solenne, sempre sostenuta dai Visconti, signori di Milano, che vedeva la partecipazione delle autorità religiose e civili, ma anche un grande concorso di popolo. Con la costruzione del nuovo Duomo, la ricorrenza divenne quindi l’occasione pubblica per la consegna di fondi e aiuti a sostegno del cantiere della Veneranda Fabbrica.

La nascita poi del primogenito di Gian Galeazzo Visconti, Giovanni Maria, il 7 settembre 1388, fu annunciata come «fruttifero dono» «della beatissima e gloriosissima Madre di Dio»: quel giorno, vigilia della solennità della Nascita di Maria, fu proclamato di festa e di riposo, rafforzando ancora di più il legame degli ambrosiani con quella ricorrenza mariana.

Tutto questo, insomma, contribuì a ritenere nell’opinione pubblica che la cattedrale milanese fosse dedicata proprio a Maria Nascente. E quando nel 1645 la Fabbrica volle rendersi certa di questo titolo, non trovando nessun documento a riguardo nei propri archivi, in accordo con l’allora arcivescovo Cesare Monti, fu spontaneo ratificare quanto era ritenuto da tutti, ormai da diversi secoli.

Sulla facciata napoleonica venne posta l’iscrizione che ancora oggi possiamo vedere: Mariae Nascenti. Nella sua estrema concisione, tutto l’amore dei milanesi e degli ambrosiani per la Madre di Dio.

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