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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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15 gennaio

L’Ambrosiana per il dialogo ebraico-cristiano

Tavola rotonda su «Ruth, migrante per amore» e visita guidata alla mostra di codici ebraici ambrosiani “La Parola e l’immagine”

11 Gennaio 2017

«Ruth, migrante per amore» è il tema dell’incontro in programma domenica 15 gennaio, a partire dalle 15.30, presso la Biblioteca Ambrosiana (piazza Pio XI 2, Milano), organizzato dalla stessa Biblioteca in collaborazione col Segretariato Attività Ecumeniche di Milano e il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano in occasione della Giornata per il dialogo ebraico-cristiano. Dopo i saluti iniziali (monsignor Franco Buzzi, prefetto dell’Ambrosiana; Elza Ferrario del Sae di Milano; Giorgio Sacerdoti, presidente del Cdec di Milano), avrà luogo un concerto di musica ebraica eseguito da Lydia Cevidalli. Alle 16 la tavola rotonda con la partecipazione di Miriam Camerini, della pastora Daniela Di Carlo e di padre Trajan Valdman; modera Gadi Luzzatto Voghera.

Alle 17.30 seguirà la visita guidata alla mostra di codici ebraici ambrosiani “La Parola e l’immagine”, a cura di Claudia Milani, in corso fino al 22 gennaio. Vi vengono esposti antichi manoscritti biblici splendidamente miniati ambrosiani e veneziani, datati a partire dal 1236. È esposta anche la Bibbia ebraica miniata di fattura italiana, eccezionalmente concessa in prestito dalla Comunità Ebraica di Venezia, sfogliabile in formato elettronico in versione digitale ad alta definizione. L’esposizione rende omaggio al contributo fondamentale fornito in mezzo secolo agli studi sulle miniature ebraiche dalla studiosa milanese Luisella Mortara Ottolenghi (presidente onorario del Cdec e Accademico Fondatore della Classe di Studi sul Vicino Oriente dell’Accademia Ambrosiana).

In contemporanea con questa mostra si svolge, sempre nella Galleria dell’Ambrosiana in Sala Federiciana, l’esposizione di un capolavoro di Caravaggio, il San Gerolamo, in prestito temporaneo dalla Galleria Borghese in Roma, che rappresenta il protagonista fondamentale del rapporto tra il mondo ebraico biblico e l’Occidente latino, traduttore dall’ebraico della intera Bibbia. Il santo traduttore è ritratto nell’atto di copiare i codici, secondo la tradizione umanistica, che al pari della tradizione ebraica vede nell’opera dello scriba un’azione ispirata dall’Altissimo.

Alla curatrice della mostra Claudia Milani sarà anche affidata la conclusione dei prossimi tre incontri del ciclo di letture di Nuovi Classici per il III Millennio, in programma nella Sala dell’Accademia “E. R. Galbiati”, dalle 18-20, lunedì 23 gennaio (su Pietro Abelardo), lunedì 20 febbraio (su Avicenna) e lunedì 20 marzo (su Levy Ben Ghershom).