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Diffusione e localizzazione geografica
Si ritiene che i buddhisti siano circa 350 milioni (il 6% della popolazione mondiale), e ciò fa del Buddhismo la quarta religione più diffusa nel mondo.
Le varie scuole buddhiste si raggruppano in due tradizioni principali, le quali divergono nel modo di intendere la dottrina del Buddha:
– il Theravada, o Insegnamento degli Anziani, corrisponde alla dottrina antica ed è praticato soprattutto in Sri Lanka, in Birmania, in Laos, in Bangladesh e in Cambogia;
– il Mahayana, o Grande Veicolo, si è sviluppato in Tibet, in Cina, in Corea, in Vietnam, in Mongolia e in Giappone.
Uno degli sviluppi più originali del Mahayana è il Vajrayana, o Veicolo del Diamante, che caratterizza la tradizione tibetana (uno dei vertici della quale è il Dalai Lama).
Cenni storici
Il fondatore del Buddhismo, Siddharta Gautama, visse nell’ India del nord tra il VI e il V secolo a.C.. Secondo l’insegnamento tradizionale, dopo avere condotto un’esistenza molto agiata al riparo dalle sofferenze, Siddharta abbandonò il lusso della casa paterna e trascorse sei anni nell’ascetismo assoluto, secondo i precetti delle più rigorose scuole induiste della "rinuncia" al mondo (vita di elemosine, digiuno, yoga, meditazione in luoghi solitari).
Deluso da questa esperienza, mitigato il regime ascetico e praticando intensamente la meditazione, Siddharta raggiunse infine lo stato di suprema coscienza che fece di lui il Buddha (o "Risvegliato").
Dalla sua predicazione, e dal proselitismo dei suoi primi seguaci, si formò una comunità estranea al sistema castale, a cui tutti potevano aderire per scelta personale, che si separò gradualmente dall’Induismo.