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Intervento/1

«Un soldato della bontà»

28 Gennaio 2009

Card. Giovanni Battista MONTINI, 1960
«Sì, soldato era; ma si durava fatica a pensare che egli marciasse con gli scarponi, come ciascuno di voi. Era militare, sì; e per questo sapeva fraternizzare con ogni soldato, ne capiva la ruvida energia, ne condivideva la franca parola, ne emulava l’intrepida abnegazione. Ma la sua (…) era una milizia di altro stampo che non quella della caserma o della trincea; la tempra, sì, era d’alpino; ma le sue vere montagne erano quelle dello spirito. (…) Lui a tenere il vostro passo sulle salite dei monti, voi a seguire il suo passo sulle salite di certi suoi discorsi (…). Quando, nei momenti più tragici della ritirata, egli promise ai morenti che sarebbe diventato il padre dei loro orfani figli, e quando a guerra finita, egli guardò alla pietà immensa di file e file di ragazzi e di bambini, mutilati dalla cieca crudeltà della guerra, la sua anima (…) si rivelò: era un soldato della bontà. Darsi per il bene degli altri, consolare, sorreggere, rieducare, far vivere, questa era la sua milizia, questa la sua vocazione. Eroi eravate tutti; ma lui (…) era un Santo».