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Verso gli altari

Don Gnocchi, domenica la beatificazione

Per partecipare alla celebrazione del 25 ottobre è necessario un pass gratuito. Sabato 24 ottobre la veglia di preghiera in Santo Stefano, da dove partirà il corteo diretto a piazza Duomo la domenica mattina

Filippo MAGNI

29 Settembre 2009

Sono esauriti da tempo i 10.000 posti a sedere allestiti per la beatificazione. Rimangono disponibili solo alcuni dei 30.000 posti in piedi, per i quali è comunque necessaria la prenotazione.
chi desidera richiedere il pass (posti in piedi in fondo alla piazza) deve recarsi direttamente in Curia (Piazza Fontana, 2 Milano) oggi fino alle 17, domani e sabato dalle 9 alle 17. La Diocesi di Milano ha studiato una suddivisione della piazza in settori che agevoli l’accesso e favorisca la partecipazione dei fedeli alla funzione. Parallelamente sono stati individuate le preghiere e i canti più adeguati per questa occasione. In ambito corale, la cerimonia di beatificazione sarà particolarmente ricca: sul sagrato del Duomo saranno presenti il coro della cattedrale, il coro del Seminario e il coro degli Alpini. A quest’ultimo sono stati affidati i canti di apertura e chiusura della funzione, così come quelli, suggestivi, della veglia di preghiera. La beatificazione di don Gnocchi sarà infatti anticipata, nella serata di sabato 24 ottobre, da una veglia nella chiesa di Santo Stefano (piazza Santo Stefano, Milano), presieduta dal vicario generale, monsignor Carlo Redaelli. Sarà l’occasione per i presenti per riflettere ispirati dalla vita e dall’insegnamento di don Gnocchi, ripercorsi attraverso cenni biografici e attraverso brani estratti dai suoi scritti.

Gli stessi luoghi
La beatificazione del “papà dei mutilatini” ricorderà nei luoghi i funerali di don Carlo, celebrati l’1 marzo 1956, cui parteciparono decine di migliaia di fedeli. Le cronache dell’epoca (Corriere della sera) raccontano di un «pellegrinaggio mai interrotto (al corpo del defunto esposto in San Bernardino, ndr) che ha assunto nel pomeriggio e a sera proporzioni grandiose, come in un plebiscito popolare di fede. Don Gnocchi, la sua morte santa, il fermento spirituale e caritativo della sua missione che continua, dimostrano una forza di attrazione che un secolo trova in pochi uomini». In chiesa, aggiungono, «per tutta la nottata c’è stata gente, le panche eran piene di fedeli in preghiera».
Sabato 24 ottobre, nel pomeriggio, come accadde il 29 febbraio 1956, la salma sarà depositata presso la chiesa di San Bernardino alle Ossa, in piazza Santo Stefano, mentre la sera si terrà la veglia di preghiera nella chiesa adiacente. Domenica mattina l’urna contenente il corpo del sacerdote sarà spostata, accompagnata da una processione di chierichetti, alpini, sacerdoti, rappresentanti delle istituzioni e della Fondazione: dipendenti, pazienti, operatori.
Il corteo muoverà da piazza Santo Stefano a piazza Duomo, dove don Gnocchi riceverà l’abbraccio della folla e sarà dichiarato beato in una funzione con inizio alle 10 (ma l’accesso alla piazza sarà interrotto già dalle 9.30). Presiederà la celebrazione eucaristica l’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, alla presenza di monsignor Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi. Il corpo del Beato Carlo Gnocchi sarà poi conservato sotto l’altare della chiesa a lui dedicata, nell’area del centro Santa Maria Nascente di via Capecelatro a Milano. È l’ex centro-pilota per poliomielitici, dove don Gnocchi stesso chiese di essere sepolto.

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