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CHIESA & DIOCESI

Lecco, un referendum per il nome

Saranno direttamente i fedeli a scegliere l'intitolazione della nuova comunità pastorale che tra meno di sei mesi riunirà le parrocchie di Acquate, Olate e Bonacina

di Marcello VILLANI

1 Aprile 2008

Comunità pastorale, quale nome? Un problema per le parrocchie “manzoniane” di Acquate (casa di Lucia) e Olate (parrocchia di don Abbondio), oltre che di Bonacina. Dopo le Unità pastorali di San Giovanni (unita a Laorca) e Maggianico (unita a Chiuso), cosa “inventarsi” per rappresentare anche nel nome la religiosità più genuina di queste tre parrocchie?

I parroci don Angelo Grassi di Acquate, don Luigi Vergani di Olate e don Lodovico Colombo di Bonacina hanno pensato a un referendum annunciato sul primo numero del bollettino parrocchiale unificato chiamato (per questo il nome c’è già) Notiziario e che d’ora in poi sarà distribuito nelle tre parrocchie.

Il messaggio del bollettino interparrocchiale è chiaro: tra meno di sei mesi partirà la nuova comunità pastorale. Don Angelo, ormai alla soglia dei 75 anni, darà le dimissioni. Lo seguiranno anche don Luigi (64) e don Lodovico (44), più giovani, ma le cui formali dimissioni sono previste dalla prassi, in vista della comunità e del nuovo parroco che dovrà arrivare.

Sarà il cardinale Tettamanzi a nominare già a settembre il nuovo pastore della neonata comunità o a prolungare il mandato dei tre parroci. Ecco perché non ci sono stati “atti d’imperio” sul nome da dare alla nuova “super parrocchia”. Tre i nomi in lizza: Comunità della Madonna di Lourdes, della Sacra Famiglia o del beato Pagano.

In testa alle preferenze ci sarebbe la dedicazione alla Madonna: il Santuario di Lourdes, ad Acquate, inaugurato nel 1934 dall’allora parroco don Giulio Spreafico, accanto a una grotta che ricorda quella delle apparizioni, è mèta di pellegrinaggio e luogo di preghiera dei fedeli di tutte e tre le parrocchie e si trova proprio a metà strada tra i tre rioni.

La dedicazione alla Sacra Famiglia vorrebbe invece valorizzare l’istituzione familiare. E infine, come non ricordare pure il beato Pagano, nativo di via Mascari, frate domenicano che morì martire nel 1200 per mano degli eretici Catari? Ci sarà tempo fino a settembre per decidere.