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Dal 25 ottobre

Ebrei e cristiani, incontri a due voci

Riparte il ciclo di evento promossi da Fondazione Martini, Fondazione San Fedele, Fondazione Maimonide e Amicizia Ebraico Cristiana di Milano “Carlo Maria Martini”: tema, il libro dell'Esodo e la figura di Mosè

12 Novembre 2017

Anche quest’anno la Fondazione Carlo Maria Martini con la Fondazione culturale San Fedele e la Fondazione Maimonide e Amicizia Ebraico Cristiana di Milano “Carlo Maria Martini” organizzano un ciclo di incontri a due voci ebrei e cristani a commento della Scrittura.
Gli incontri di questo nuovo ciclo verteranno sul tema dell’esodo e sulla figura di Mosè. Accanto alla lettura a due voci del testo biblico, che resta fondamentale,
si prenderà in considerazione il modo in cui la tematica in oggetto è stata riletta nel campo dell’arte, della musica e del cinema.

Ecco il programma (tranne il primo, presso l’Auditorium San Fedele, tutti gli altri si svolgeranno alla Sala Ricci dalle 18.30 alle 20.

25 ottobre
Alfonso Arbib e Marc Rastoin
«Io-sarò-presente, Io-sono-qui». Il fuoco, il Nome, la Terra

8 novembre
Shemuel Lampronti e Pier Francesco Fumagalli
«L’oscurità si palperà». Segni per la libertà

22 novembre
Miriam Camerini e Jean-Luis Ska
«Perché esclami a Me? Ordina ai figli d’Israele di mettersi in cammino»
Il Passaggio del mare

29 novembre
Elia Richetti e Donatella Scaiola
«Che accade a te, o mare, che fuggi?». Lettura e commento del Salmo 113

13 dicembre
Roberto Della Rocca e Roberto Vignolo
«Il tuo popolo ha peccato». Tra infedeltà e intercessioni

31 gennaio
Daniele Garrone e Piero Stefani
Mosè: la musica, il canto, la parola, il silenzio
Gioacchino Rossini e Arnold Schönberg

7 febbraio
Andreina Contessa e Andrea Dall’Asta
«Il Moisè ci intese parlare […] et per intenderci meglio se è volto»
Iconografia ebraica di Mosè e il Mosè di Michelangelo

14 febbraio
David Bidussa e Claudia Milani
«Perché questa notte è diversa da tutte le altre notti?»
Iconografia dei Codici dell’Haggadah

7 marzo
Miriam Camerini e Guido Bertagna
«Nessun uomo può vedermi e restare vivo»
Identità, esodi e liberazioni nel cinema