Lo scorso anno si è aperto con una processione iniziata dalla Parrocchia dei migranti, ora si conclude con il coinvolgimento del Corpo consolare di Milano e della Lombardia. Il Giubileo 2025, per la diocesi ambrosiana, è stato un cammino che ha messo al centro la Chiesa dalle Genti, luogo privilegiato dell’annuncio di speranza.
Domenica 28 dicembre 2025 – in tutto il mondo, escluso il Vaticano – si terrà la celebrazione di chiusura del Giubileo. A Milano, l’unico appuntamento diocesano è fissato per le 11 in Duomo. Il segno che unirà l’inizio e la fine dell’Anno Santo sarà proprio la croce della Chiesa dalle Genti. Presiederà il rito monsignor Franco Agnesi, Vicario generale, poiché l’Arcivescovo sarà impegnato in un viaggio missionario in Zambia. Concelebreranno pure i responsabili delle 15 chiese giubilari e il Capitolo della Cattedrale. Diretta su Telenova (canale 18 del digitale terrestre), www.chiesadimilano.it e youtube.com/chiesadimilano.
La celebrazione e i segni
La liturgia di quel giorno, secondo il rito ambrosiano, prevede la festa dei santi Innocenti martiri. Sarà un’occasione per aspergere i mali contemporanei con il messaggio di speranza evangelico. L’intervento di una delegazione del Corpo consolare marcherà l’orizzonte universale cui tale annuncio è indirizzato. E sarà pure un momento di ringraziamento per i doni ricevuti durante l’anno speciale di preghiera e conversione.
Saranno valorizzati alcuni segni.
- La croce, che indicherà il cammino compiuto e fecondo.
- La preghiera dei fedeli, che raccoglierà idealmente tutte le invocazioni elevate lungo l’anno.
- La raccolta delle offerte, che rilancerà il progetto di microcredito sociale promosso dalla Cei come impegno caritativo giubilare. La nostra diocesi ha aderito a «Mi fido di Noi» (leggi qui), stanziando sinora 500 mila euro attinti dai fondi 8xmille. La citata colletta, tuttavia, continuerà oltre l’Anno santo.
- Il canto del Magnificat, che unirà l’assemblea nella lode per la grazia straordinaria del Giubileo.
- Infine, la benedizione solenne, con la quale si invocherà la forza dello Spirito, affinché la comunità ambrosiana, rinnovata dalla preghiera e dalla riconciliazione, possa tornare al ritmo quotidiano portando con sé la luce di quanto vissuto.
- Diversi servizi liturgici (letture, offertorio…) saranno assicurati da alcuni fedeli provenienti dalle 15 chiese giubilari diocesane, oltre che da un dipendente della Duomo viaggi, in rappresentanza delle agenzie del settore che hanno facilitato la partecipazione dei pellegrini agli appuntamenti in calendario.
Un anno di fede, pellegrinaggi e cammini condivisi
Il percorso giubilare della diocesi di Milano si chiude con numeri significativi, in virtù di una partecipazione ampia e convinta. Il bilancio tuttavia è parziale, censisce solo i gruppi, poiché i singoli sfuggono ai contatori: sono stati 13 mila i pellegrini partiti da Milano per Roma; mentre sono stati 120 mila i fedeli che hanno visitato le 15 chiese giubilari della diocesi. Un movimento costante di entrata e uscita.
Del primo caso, ricordiamo i corposi pellegrinaggi diocesani degli adulti a marzo e degli adolescenti ad aprile. I ragazzi, in particolare, avrebbero dovuto far festa con papa Francesco, ma si sono trovati invece a partecipare al suo funerale.
Circa il secondo caso, vale la pena citare, tra gli altri, i gruppi stranieri che hanno fatto tappa a Milano. Due dati polari: dai 5 pellegrini provenienti da Betlemme ai 400 arrivati dalla Croazia.
Il movimento di popolo – che ha attraversato comunità, parrocchie e decanati – lo si è registrato anche durante le diverse giornate giubilari diocesane. Carcerati, confraternite, disabili, cori, chierichetti, catechisti, mondo del lavoro, cavalieri e amazzoni… hanno vissuto l’Anno Santo con momenti di preghiera, carità, testimonianza e riconciliazione.
Il Giubileo 2025 si conclude, ma il percorso di conversione spirituale, attenzione ai poveri e fraternità tra i popoli resta aperto.




