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Cisliano

Azzardo, la Libera Masseria «previene, riconosce e interviene»

Nel contesto del Festival «Tutti in gioco», venerdì 10 ottobre una giornata dedicata al contrasto di questa patologia, con interventi di esperti e un monologo teatrale, proseguendo un impegno avviato in maggio con una Cattedra della Carità sul tema

di Luisa BOVE

8 Ottobre 2025
Un incontro alla Libera Masseria

Nell’ambito del Festival «Tutti in gioco», la Libera Masseria di Cisliano (via Cusago 2) ospita venerdì 10 ottobre dalle 9.15 alle 14 (inclusa una visita guidata) un evento dal titolo «Prevenire, riconoscere e intervenire».

Sono due i motivi per cui la Masseria, pur avendo un background di contrasto alla mafia e alla criminalità organizzata, mette a tema il gioco d’azzardo patologico. «Anzitutto perché il business illegale dei Valle-Lampada, proprietari della Masseria, era esattamente il gioco d’azzardo e poi l’usura», spiega don Massimo Mapelli, responsabile Caritas della Zona VI e presidente dell’associazione “Una casa anche per te”. Il secondo motivo è che gli stessi Centri di ascolto del territorio hanno rilevato quanto sia un problema sempre più importante. «D’altra parte anche i numeri a livello nazionale lo confermano, visto che si giocano 160 miliardi all’anno».

Il fenomeno è diffuso tra le categorie più esposte e fragili: dai giovani che cadono nella rete del gioco digitale agli anziani soli che scelgono le slot machine, uomini e sempre più donne rispetto al passato. «Oggi giocare è facilissimo – sottolinea don Mapelli -, ma se rispetto ai locali, al gioco fisico e al gratta-e-vinci si dibatte da anni per trovare protezioni, penso per esempio alle amministrazioni pubbliche e comunali che intervengono sugli orari di apertura o su esercenti nei pressi delle scuole, il gioco online resta ancora una frontiera nuova che non ha nessun freno, si può giocare a qualsiasi ora del giorno o della notte, anche dal divano di casa».

Nel maggio scorso la Masseria aveva già organizzato la Cattedra della carità su questo tema, cui è seguita la richiesta dei Centri di ascolto di continuare a riflettere e di essere formati. «Prevenire, riconoscere e intervenire» non è solo un titolo, ma un programma. Per questo interverranno diversi soggetti del territorio, cooperative sociali (Albatros e Sole), Ordini professionali, Asst e amministrazioni pubbliche. «Inoltre uno psicologo aiuterà gli operatori dei Centri di ascolto a riconoscere i segni del gioco patologico nelle persone che accedono al servizio, indicando gli strumenti a disposizione per riuscire a intervenire», aggiunge don Mapelli. Al dibattito parteciperà anche Luciano Gualzetti, presidente della Fondazione San Bernardino e della Consulta nazionale antiusura.  

Nella mattinata è in programma anche Fortunata speranza, un monologo «leggero e toccante» portato in scena da Gianna Coletti sul tema del gioco d’azzardo. «Diverse parrocchie ci hanno chiesto lo spettacolo perché vogliono proporlo alle loro comunità per affrontare il tema con un linguaggio più leggero» (per prenotazioni scrivere a unacasaancheperte@gmail.com).