L’aveva annunciato in inverno don Luigi Scarlino, presentando il progetto «Un gancio da Dio»: durante l’oratorio estivo i ragazzi dei suoi oratori, a Rozzano, avrebbero potuto sperimentare la bellezza della boxe, di cui don Luigi è un grande appassionato. Una promessa mantenuta.

Grazie alla presenza di due maestri della Federazione Pugilistica Italiana, i ragazzi dalla quinta superiore in su indossano i guantoni, tirano pugni ai sacchi, fanno allenamento. «Durante le lezioni ci sono un silenzio e un’attenzione assoluti – testimonia don Luigi -. I ragazzi colgono l’importanza di ascoltare il maestro, o di guardare in faccia il compagno con cui si stanno allenando». Un laboratorio che sta coinvolgendo molto anche le ragazze, perché «trovano in questo sport uno spazio per loro a fianco ai maschi, mentre gli oratori, per gli sport e i giochi praticati, sono ancora oggi molto maschili», osserva il sacerdote. Che lancia un appello al Csi perché investa su progetti come questo, impegnativo a livello di investimento, ma a cui i ragazzi partecipano con passione e dedizione.
D’altra parte don Luigi guarda a tutto il compito educativo a cui – in particolare in un contesto come quello di Rozzano – sono chiamate sia la Chiesa, sia le istituzioni civili, soprattutto nei confronti degli adolescenti. «Servono investimenti e risorse chiare», richiama il sacerdote, evidenziando l’assenza di proposte per i ragazzi delle superiori, a differenza di quelle per i più piccoli. I quattro oratori di Rozzano, organizzati per fasce d’età e aperti in estate anche alla sera proprio per i più grandi, contano in queste settimane 150 adolescenti: «Un numero che cresce ogni anno», evidenzia don Luigi. Al centinaio che ha seguito la preparazione nei mesi invernali se ne aggiungono dunque altri cinquanta, che, in un percorso di due settimane denominato “Villaggio Ado”, affiancano gradualmente gli altri animatori nella conduzione di giochi e attività.
Al tema proposto dalla Diocesi, incentrato sulla porta e sulla speranza, gli oratori di Rozzano hanno affiancato la storia di Robin Hood. «Partendo idealmente dalla foresta di Sherwood, che vuole rappresentare anche la nostra città – sottolinea don Luigi -, al termine dell’oratorio il viaggio si concluderà nella vacanza estiva che i ragazzi di quinta e delle medie vivranno tra Civitavecchia e Roma, alla ricerca del re senza corona che è Cristo». Gli adolescenti invece saranno in Salento, guardando dunque a Oriente, sulle orme di don Tonino Bello e del suo impegno per la pace.




