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Cinepensiero

Il senso del disordine in Diciannove

L'opera prima di Giovanni Tortorici ci immerge nella testa e nel cuore di un giovani alla ricerca di sè nel caos della modernità

di Giovanni SCALERA

4 Marzo 2025

“Diciannove”, l’opera prima del regista Giovanni Tortorici, è un’immersione nell’identità di Leonardo, un giovane enigmatico, una sorta di “tabula rasa” alla ricerca di un posto nel mondo. La mancanza di una personalità definita e l’abilità di trasformarsi in base al contesto in cui si trova sollevano dubbi sulla vera natura del suo essere. In un’epoca di fluidità e incertezza, Leonardo sembra incarnare la difficoltà di definire un sé autentico. Da Palermo a Londra, dove dovrebbe studiare economia, si perde tra eccessi e indifferenza, lasciando dietro di sé un senso di disordine. Le scene di vita notturna londinese, con il loro eccesso di stimoli e la mancanza di autenticità, possono essere intese come una critica della società dei consumi e della cultura dell’edonismo. Il suo ritorno a Siena, per iscriversi alla facoltà di lettere, segna un’altra tappa di una fuga esistenziale.

Incapace di stabilire legami autentici, Leonardo si isola, anche dalle sue coinquiline, creando un vuoto attorno. Le sue critiche e i suoi appunti di studio sarcastici diventano un muro contro il mondo esterno. La sua stanza, un rifugio dal caos sociale, si trasforma quasi in un luogo di esplorazione, dove i libri della letteratura classica e i social media diventano strumenti per costruire un ‘io‘ già frammentato. Una scelta quasi nichilista che riflette la disillusione di Leonardo nei confronti dei valori dominanti della collettività. Sentendosi isolato e frustrato, abbandona gli studi intrapresi, mosso dal desiderio di trovare in un nuovo percorso formativo una forma di espressione creativa e un senso di appartenenza.

Lo stile registico, suggestivo e originale, riflette il disorientamento del protagonista. In ‘Diciannove’, Tortorici dipinge un quadro agrodolce della giovinezza con una colonna sonora che rispecchia la “schizofrenia culturale” di Leonardo.

Il film, rivolto alla Gen Z, non offre risposte facili, ma pone domande scomode su chi si desidera concretamente essere e sulla moralità, lasciando nello spettatore una profonda riflessione.

 

Libro che per tematiche si lega al film: Il giovane Holden di J.D. Salinger