Un’ultima spinta, il mattone indispensabile per entrare finalmente nella propria casa. Oppure per poterci restare, scongiurando uno sfratto imminente. Questo rappresenta il Fondo Schuster già per diverse famiglie: un intervento non miracoloso, ma decisivo per poter mettere un punto fermo in un percorso alla ricerca dell’abitazione in cui, altrimenti, il pensiero dell’affitto arretrato si ripresenta mese dopo mese.
Con l’aiuto di un donatore
In una triangolazione tra parrocchie, la Caritas di Santa Maria Goretti, nel quartiere milanese di Greco, ha accompagnato una famiglia originaria del Bangladesh all’ingresso nell’alloggio Aler assegnato nel quartiere di Gratosoglio. Una svolta sul fronte delle spese, dato che l’affitto precedente, per un bilocale in zona Stazione Centrale, era superiore agli 800 euro. Un costo che costringeva il capofamiglia, commerciante di fiori ambulante, a dover sempre rincorrere le rate; mentre la sua preoccupazione va anche al figlio più grande, ormai ventenne, ma affetto da sordità. Per l’alloggio Aler le spese correnti sono di 200 euro, mentre l’affitto per diversi mesi sarà compensato dal rimborso che la stessa Aler concede per recuperare i costi sostenuti dalla famiglia per ristrutturare l’appartamento, consegnato allo stato di fatto. Fondamentale quindi, per poter iniziare i lavori, il contributo di 5000 euro del Fondo Schuster, a cui si sono aggiunti 2000 euro indirizzati sempre dal Fondo su indicazione di un donatore.
Aiuti concreti
Altre storie arrivano dall’hinterland milanese. A Cinisello Balsamo il Gruppo di volontariato Vincenziano ha potuto evitare lo sfratto a una famiglia anch’essa con un figlio disabile, e le cui entrate sono rappresentate solamente dalle pensioni sociali, anche in questo caso a fronte di un affitto di 800 euro: i 1400 euro ricevuti dal Fondo (che si sono aggiunti a somme già raccolte) «sono stati un bell’aiuto – confermano i volontari -, perché col nostro Centro d’ascolto riusciamo in genere solo a intervenire per le bollette».
A Cologno Monzese, invece, Mary e Moustapha, insieme ai due figli adolescenti, sono passati da un alloggio protetto dell’associazione “Creare Primavera” alla possibilità di accendere un mutuo. Il parroco e i volontari della chiesa di Santa Maria Annunciata sottolineano la disponibilità incontrata in Banca Mediolanum, a cui si è affiancato l’intervento del Fondo Schuster, determinante per poter presentare un’immediata proposta d’acquisto. «Avete contribuito a realizzare il nostro sogno di una casa», hanno scritto Mary e Moustapha alla Caritas.




