I disturbi alimentari sono una vera guerra tra il cibo e la mente. Nel mese in cui si celebra la “Giornata del fiocchetto lilla” (15 marzo), la copertina de Il Segno di marzo sintetizza così la caratteristica che accomuna queste patologie: un insieme di disturbi noti (anoressia, bulimia) e meno noti (ortoressia, vigoressia, cioè le ossessioni per il mangiare sano e il fitness) che in modo spesso grave sconvolgono l’equilibrio psico-fisico e che per questo sono molto difficili da curare. Un fenomeno sempre più preoccupante dal punto di vista numerico, dato che tra il 2019 e gli anni dopo la pandemia i casi annuali sono triplicati; ma anche da quello dei soggetti coinvolti, con un numero crescente di ragazze e ragazzi sotto i 14 anni, pari a un quinto del totale. Il mensile diocesano affronta l’argomento ascoltando come sempre gli esperti per avere un quadro aggiornato, riportando la toccante testimonianza e l’appello di una ventenne milanese e richiamando alcuni dei servizi specifici da contattare prima che sia troppo tardi.
Tra gli altri servizi di questo numero, un inedito racconto delle attività degli esorcisti della Diocesi ambrosiana: un gruppo di sei sacerdoti e due religiosi (un benedettino e un cappuccino), accuratamente selezionati, che affrontano durante l’anno le sofferenze psichiche, le tentazioni e le ossessioni di centinaia di persone, rispondendo anzitutto con la preghiera e in molti casi con l’affiancamento di una équipe scientifica di psicoterapeuti, psichiatri e neurologi, come ulteriore aiuto indispensabile per curare e superare il disagio.
Da segnalare inoltre: un intervento di Gianni Riotta sullo strapotere delle aziende tecnologiche globali; un progetto educativo per portare la cultura e i valori della boxe in un oratorio dell’hinterland milanese; una guida ai 5 quesiti (di cui 2 su alcune parti del Jobs act) su cui dovremo votare nei referendum di primavera; un’intervista a Erri De Luca sul perché i vecchi del nostro tempo sono tutt’altro che “dimissionari dalla vita”.
Il consueto spazio dedicato alle missioni ci porta in Brasile, alle foci del Rio delle Amazzoni, dove operano tre fidei donum ambrosiani: qui, dicono, la fede si respira ovunque, tra le abitazioni costruite su palafitte, nei luoghi tra la campagna e la foresta connotati da un’estrema povertà: la spiritualità è qualcosa di tangibile, come l’accoglienza sperimentata fin dal loro arrivo.
Le pagine dedicate alla Diocesi ci portano nel produttivo territorio del Decanato di Lissone, legato ancora all’industria del mobile, pronto a ricevere tra marzo e aprile la visita pastorale dell’Arcivescovo. La voglia di fare è tanta, le proposte sono concrete e il decano, don Ivano Spazzini, lavora per far crescere una mentalità comunitaria in un territorio composito, fatto di Paesi con la propria identità.
Si sente un figlio della Chiesa ambrosiana monsignor Flavio Pace che lo scorso maggio ha chiesto di ricevere l’ordinazione episcopale dall’arcivescovo Delpini nel Duomo di Milano. Nominato dal Papa segretario del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, racconta la sua vocazione nata nell’oratorio di San Fruttuoso, un quartiere di Monza, e il lavoro quotidiano di “tessitore di relazioni” per sensibilizzare le comunità all’unità e al dialogo, relazionandosi anche con tutte le altre confessioni cristiane.
L’evangelizzazione è la sostanza di tutta l’esistenza anche di padre Gianfranco Barbieri, della famiglia dei Missionari oblati di Rho, protagonista della rubrica “Vita da prete”: da quasi quarant’anni anima i Gruppi di ascolto che hanno formato oltre cinquemila laici, e fa conoscere le Scritture anche tramite Radio Missione, l’emittente da lui fondata.
C’è poi la boxe che entra in oratorio a Rozzano (Milano): “Un gancio da Dio” è il progetto di don Luigi Scarlino, intenzionato a portare i valori educativi del pugilato tra i giovani. Il riscatto passa anche attraverso uno sport che aiuta a esprimere le proprie emozioni e a fare i conti, più che con l’avversario, con sé stessi.
Si parla anche di baskin – la disciplina integrata che riesce a coinvolgere tutti – e delle sue regole pensate ad hoc per ogni giocatore. La pallacanestro è “su misura”, tra allenamenti, sana competizione, divertimento: ognuno è importante e sa di poter contribuire all’esito della partita
Lo scrittore Erri De Luca parla invece di vecchiaia e si misura con il terzo tempo della sua esistenza: un’“età sperimentale” (che è poi il titolo del suo libro) tutta da scoprire e da inventarsi. Gli anziani di oggi, tanti e più in forma di un tempo, non sono più i “dimissionari della vita” ma una risorsa per l’intera società.
Lo spazio del mensile dedicato alla cultura si apre, come di consueto, con “Luoghi di Lombardia” che, nel mese della donna, fa conoscere il talento di Fede Galizia, una pittrice del 1500, coetanea di Caravaggio, e prosegue con i suggerimenti delle mostre da non perdere e le “Meraviglie ambrosiane” (questa volta la Croce di Chiaravalle, conservata nel Museo del Duomo di Milano). Spazio poi a proposte cinematografiche, teatrali e televisive, senza dimenticare il podcast del mese.
L’Opinione del mese è del giornalista Gianni Riotta, che da New York mette in guardia dai pericoli della tecnocrazia: l’andamento politico è regolamentato dalle aziende tecnologiche private e le differenti piattaforme sono diventate le arene in cui si determina il futuro, minacciato nei suoi principi democratici. Tra rabbia e solitudine, l’opinione pubblica si trova disorientata, frammentata nei diversi “social media”. La sfida? Un equilibrio che preservi la libertà di espressione, bloccando le informazioni dannose.
Segnaliamo infine un’utile guida che aiuta a districarsi nel labirinto del prossimo referendum con i suoi cinque quesiti (quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza); e la rubrica “Laudato si’”, con l’intervento di Andrea Masullo di Greenaccord, che riflette sul New Green Deal. La transizione ecologica è davvero a rischio con l’avanzata delle destre e con la politica di Trump, oppure, anche volendo, non si può più fermare?



