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Presentazione

«Il Segno»: medici, un percorso pieno di incognite

Gli affanni dei giovani “specializzandi” tra frustrazione, turni logoranti, bassa remunerazione e incertezza occupazionale. Nel numero di aprile anche il racconto della seconda vita dei vestiti usati, da quando li portiamo al cassonetto fino a un riuso sempre più efficiente

4 Aprile 2024

Dopo la dispendiosa preparazione per i test di ingresso e i lunghi anni di studio, i medici specializzandi sono spesso attesi da precarietà, frustrazione, turni estenuanti, trasferimenti in altre città, stipendi modesti. E alla fine del cammino anche dall’incognita di trovare il lavoro unita, per molti, alla voglia crescente di scappare all’estero. Il Sistema sanitario italiano non incoraggia certo i dottori del futuro, racconta il servizio di copertina de Il Segno di aprile. Se prendersi cura degli altri è ancora, per la maggioranza, il motivo della scelta di iscriversi a Medicina, il percorso è così irto di ostacoli che è facile smarrire il proposito iniziale. L’inchiesta analizza quanto le politiche attuali assicurino una formazione effettivamente equa e di qualità e, soprattutto, se siano in grado di assicurare il ricambio generazionale. E attraverso testimonianze entra in quel sottile confine tra le esigenze formative e quelle operative di un lavoro che resta comunque “di bottega”. Un equilibrio che spesso necessita di buon senso affinché il medico in formazione non sia sfruttato, ma nemmeno sottoutilizzato.

La rinascita degli abiti

Tra gli altri servizi, segnaliamo quello sulla “seconda vita” dei vestiti, dove si descrive cosa avviene dopo che questi vengono portati nei notissimi cassonetti gialli. Lo spunto è l’inaugurazione del nuovissimo Textile Hub della cooperativa del circuito Caritas “Vesti Solidale”, un grande impianto di recupero di abiti usati. Con i suoi macchinari per lo smistamento e la sanificazione, sarà il punto finale una filiera che genera nuovi posti di lavoro, benefici per l’ambiente e una nuova vita per i vestiti rimessi in circolazione e che fa anche parte di una nuova presa di coscienza sulla responsabilità di consumatori e produttori. Il fumettista e artista visuale Paolo Castaldi interpreta con una tavola suggestiva la “rinascita” degli abiti.

Le nuove rubriche

Infine, a due anni esatti dal radicale rinnovamento della grafica e dei contenuti, il mensile della diocesi ambrosiana presenta «Qualcosa di nuovo», come scrive il direttore Fabio Landi presentando le nuove rubriche che da questo mese accompagneranno i lettori. Le firme sono di Laura Silvia Battaglia («Confini»), Stefano Laffi («I divenenti»), Roberto Bernocchi («La pubblicità»), Alessandro Zaccuri («La città di carta»), degli operatori della Fondazione Guzzetti («Grane Familiari») e di Luca Frigerio («Meraviglie ambrosiane»). Sono poi confermate «Fuoriclasse» di Michele Diegoli e «Voci dal silenzio», scritta da alcune monache di clausura milanesi.

Più armi, meno sicurezza

«L’Opinione» è firmata da Francesco Vignarca: a due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, dice il coordinatore Campagne di Rete Pace disarmo, e grazie alla retorica della politica e dei media, si è ormai radicata l’idea della necessità di un’“economia di guerra”. Ma è dimostrato che il raddoppio della spesa militare mondiale degli ultimi decenni ha fatto aumentare l’insicurezza globale, il numero di conflitti e di vittime.

Giovani in comune

Le pagine dedicate alla diocesi si focalizzano sull’esperienza di vita in comune di ragazze e ragazzi che non si conoscono e scelgono di abitare insieme per qualche tempo in case messe a disposizione dalle parrocchie. Intanto il Decanato di Desio, un territorio attento al dialogo interreligioso e interculturale, si prepara a ospitare la visita pastorale dell’arcivescovo Delpini, la quarta delle sette previste nel 2024. E monsignor Claudio Magnoli spiega le novità del Nuovo Messale Ambrosiano, che dopo 38 anni sta per uscire con l’edizione aggiornata e finalmente in un unico volume.

Voci da Cuba

Torna lo spazio «Missioni», in cui don Adriano Valagussa e don Carlo Doneda, fidei donum ambrosiani a Cuba, raccontano la crisi dell’isola, con la popolazione in piazza per mancanza di cibo e medicinali, blackout e prezzi quintuplicati. Si ricordano poi gli ottant’anni di attività della “Carità dell’Arcivescovo”, creata a Milano dal martire della Resistenza Carlo Bianchi e sostenuta dal cardinale Schuster per l’assistenza medica e legale ai più poveri.

Disabilità e ambiente

Nelle pagine di Attualità è approfondita la relazione tra assistenza a persone disabili nelle famiglie e rischio povertà, grazie alla prima ricerca in merito realizzata da Cbm Milano e Fondazione Zancan. Mentre arriva da Albese con Cassano, in Brianza, la singolare testimonianza dell’orchestra inclusiva “Musica spiccia”, dove si impara la musica senza spartito. Spazio anche ad “Amati” di Lecco, lo sportello di estetica oncologica e armocromia che supporta le pazienti, perché “Sentirsi belle” è parte integrante della cura sanitaria.

La sezione «Laudato si’» si occupa del Green Deal: Marco Marchetti e Umberto Bertolasi illustrano i passi per una transizione sostenibile in cui agricoltori ed ecologisti possano camminare insieme.

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