Un piccolo gruppo di 18 persone partite per Gerusalemme, grazie all’iniziativa della Fondazione Ambrosianeum, ha vissuto dal 18 al 21 marzo momenti di preghiera per la pace, incontri con personalità religiose e testimonianze di realtà impegnate nella solidarietà e nel dialogo
La popolazione rischia di morire di fame, oltre che sotto le bombe, e si profila il pericolo di una carestia. È necessario un cessate il fuoco immediato per consentire di portare aiuti ai civili
Domenica 10 marzo padre Rami Asakrieh, prete cattolico di rito greco-melchita, celebrerà la Messa in S. Maria del Suffragio. Nel pomeriggio al Teatro Arca parlerà di «Costruire la pace in tempo di guerra»
Il Vicario della Custodia di Terra Santa, che l’1 marzo partecipa a una serata a Monza, commenta la morte di 112 palestinesi nel tentativo di prendere cibo da un convoglio umanitario: «Gli aiuti non arrivano e vengono negati»
Quanto sta accadendo a Gaza è nuovo «per la sua intensità»: così il Patriarca latino di Gerusalemme in una intervista esclusiva ai media diocesani: «La comunità cristiana resta attaccata alla fede, chiedendosi come vivere questo momento così difficile»
La testimonianza di suor Nabila Saleh e quella del parroco padre Romanelli sulla necessità di evacuare immediatamente i quartieri Zaitun e Turkman di Gaza City per non ritrovarsi in mezzo ai combattimenti
Dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, don Marco Zanotti (parroco di Merone) e don Michele Somaschini (vicario parrocchiale a Seregno) sono stati i primi a recarsi nei luoghi sconvolti dal conflitto. L’incontro con il Patriarca e il Custode: «Ci hanno ringraziato»
La Messa di Mezzanotte celebrata alle 16, gli aiuti inattesi di carburante e di cibo dalla Giordania, la visita dei fedeli greco-ortodossi. Intanto non si fermano i combattimenti, le morti e i feriti. Intorno alla parrocchia non resta quasi nulla in piedi
«Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti»: questo l’appello natalizio sulla situazione a Gaza e in Israele.