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Intervista

Zannini: «Fondamentale il legame
con la famiglia e il prete di casa»

Il referente diocesano della Comunità seminaristica adolescenti: «La Csa di Parabiago è un primo seme, ed è un bel segno che nasca proprio nel Decanato che dall’1 al 4 ottobre ospiterà la Missione vocazionale. L’idea è quella di far nascere esperienze simili anche altrove»

di Ylenia SPINELLI

17 Luglio 2016

Con l’avvio della Comunità seminaristica adolescenti nel Decanato Villoresi è stato lanciato un primo seme, ma l’obiettivo è quello di far nascere altre piccole comunità nelle diverse zone della Diocesi, affinché i giovani possano trovare sul territorio, nella realtà in cui sono inseriti, un’opportunità di verifica e accompagnamento in vista di una eventuale consacrazione presbiterale. Il responsabile di questo ambizioso progetto è don Pier Paolo Zannini, vicerettore della Comunità del Corso propedeutico e del Biennio teologico, già collaboratore del Rettore per la Pastorale vocazionale del Seminario e referente diocesano della Csa.

Perché questa prima sede nel Decanato Villoresi?
Abbiamo trovato tra i preti una reale sinergia e un’attenzione particolare alla dimensione vocazionale della vita dei ragazzi nella pastorale ordinaria. Prova evidente è il Centro vocazionale, che ha coinvolto tanti ragazzi e ragazze delle parrocchie del Decanato. Alcuni adolescenti hanno chiesto di continuare il percorso formativo del Centro ed è nata in loro anche la domanda di verificare l’intuizione vocazionale in ordine al presbiterato. I preti hanno chiesto l’aiuto e la collaborazione del Seminario e, dopo alcuni mesi, eccoci pronti ad avviare la prima comunità nella parrocchia di Parabiago.

È significativo che proprio qui, dall’1 al 4 ottobre, il Seminario vivrà la Missione vocazionale…
Ci è sembrato un bel segno sia per questo Decanato, che tanto ha lavorato per una proposta vocazionale seria ed efficace, sia per il Seminario, che lascia in questo Decanato un luogo significativo strettamente legato alla sua missione educativa.

Sorgeranno presto altre case?
L’idea è quella di far nascere diverse esperienze simili, iniziando anche gradualmente, con tanta pazienza e lavoro di comunione, dal “Centro Vocazionale Decanale” per i ragazzi e le ragazze preadolescenti. È interessante la possibilità per i ragazzi di vivere questa esperienza di discernimento proprio vicino a casa, arricchita dalla loro stessa realtà.

Quanto conterà il sostegno della famiglia?
Importantissimo sarà il legame e la disponibilità della famiglia. È grazie ai genitori che impariamo ad apprezzare la vita, con l’esperienza di un amore gratuito che ci raggiunge. Questa proposta sarà sicuramente un’occasione per le stesse famiglie per andare in profondità della loro scelta e rinnovare la loro esperienza di sposi e genitori. Importante sarà pure il legame con il proprio prete di casa, che custodirà i passi e accompagnerà il ragazzo durante il resto del mese.