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La storia

Siriano torna a Milano per ringraziare

Era stato accolto da profugo nel suo viaggio prima di raggiungere la Svezia dove ora vive e lavora. Ha preso qualche giorno di ferie e si è ripresentato nella parrocchia che lo aveva accolto. Donando 200 euro

15 Aprile 2016

 

La parrocchia dell’Annunciazione, nel Decanato di Affori, ha visto passare negli anni scorsi numerosi siriani in fuga dalla guerra. I sacerdoti e le famiglie milanesi si erano mobilitati per aiutarli nel loro transito a Milano prima che ripartissero verso la Svezia o la Germania.

Inaspettatamente, un siriano, che ora vive e lavora in Svezia, in questi giorni si è ripresentato per ringraziare dell’ospitalità ricevuta e ha anche donato un’offerta di 200 euro, soldi che potranno servire per altri che si troveranno in stato di bisogno.

Questa storia ha fatto il giro del quartiere ed è anche finita sui giornali.

È una domenica mattina, al sacerdote suona il campanello e una persona con voce maschile gli chiede di essere ricevuto. Il prete apre la porta e si trova davanti un signore con un volto che non gli dice nulla. La persona che ha di fronte invece sorride e dandogli la mano si presenta così: «Sono un siriano e nell’estate 2014 sono stato accolto per qualche giorno da voi nella vostra chiesa. Adesso abito in Svezia, ho preso qualche giorno di ferie e sto passando a ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato in quel momento drammatico». Il sacerdote rimane senza parole anche perché proprio non riesce a riconoscerlo. Il siriano allora lo solleva dall’imbarazzo: «Noi eravamo in tanti e non puoi ricordarti di me. Ma io sì, tu mi hai accolto nella tua chiesa». Poi, mentre gli porge la busta gonfia di banconote, aggiunge: «Tu hai aiutato me, adesso con questi soldi aiuta quelli che oggi sono poveri e in difficoltà».