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«Davvero entusiasti questi milanesi!»

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Roma

«Siamo al posto giusto
al momento giusto»

Dalle voci raccolte tra i pellegrini ambrosiani la gioia di partecipare a un evento così significativo e l’emozione per l’incontro con Papa Francesco

di Annamaria BRACCINI

2 Aprile 2013

«Siamo venuti in Vaticano già per i riti del Triduo pasquale, che sono stati molto coinvolgenti. Ma oggi, nella Basilica di San Pietro, ci sentiamo ancora più uniti al Signore e alla nostra comunità»: a parlare è Rosella Spreafico, di Valgreghentino, una dei pellegrini entrati per tempo in San Pietro per «poter vedere tutto e pregare al meglio – spiega ancora – È bellissimo essere qui con il Cardinale, con tanti ragazzi, con i volontari, in attesa di riascoltare la voce forte e dolce di Papa Francesco».

Sentimenti condivisi, alcune panche più indietro, da Bianca Campus e Maria Invanova, di Vaprio d’Adda. Siedono tra i 200 pellegrini del Decanato di Trezzo, dimostrando, con i foulards giallo e rossi e il simbolo di un Duomo stilizzato stretto nella mano, una vivacità tutta ambrosiana. «Non abbiamo quasi dormito – aggiunge una giovane vicina -, ma il sacrificio viene ripagato da questo momento: ho voluto esserci a tutti i costi, così come l’anno scorso ho partecipato a Bresso alla Festa delle Testimonianze e alla Messa con Papa Benedetto. E domani, poi, vedrò finalmente Papa Francesco!».

Si continua a camminare a fatica tra i ragazzi assiepati anche sul pavimento di San Pietro: sono allegri, convinti, come dice uno di loro, di «essere al momento giusto, nel posto giusto». A parlare per tutti è Emanuele, un educatore: «Siamo 250 del Decanato di Monza: i nostri 14enni prendono molto sul serio quello che stiamo facendo, il pellegrinaggio e la proposta educativa loro offerta. Visitare Roma e i luoghi della cristianità, oltre naturalmente ai momenti comunitari, è un modo per farli crescere e aiutarli davvero a “professare la fede”».

Si fermano un attimo anche gli impegnatissimi volontari di Family. Due di loro esprimono la gioia di reindossare le casacche dell’evento: «È un ricordo che non si cancellerà mai: nonostante la fatica, sarei pronta a ricominciare domani. Essere di nuovo tutti insieme ci dà forza, ci spinge a tornare alle nostre parrocchie ancora più motivati per il futuro». Appunto come chiederà pochi minuti dopo, nella sua omelia, l’Arcivescovo.