«Mi pare che sia particolarmente bello che i nostri ragazzi rimasti a casa abbiano chiesto di poter prendere parte in qualche modo alla Giornata. Ciò dimostra quanto in questi anni la Gmg sia stata feconda e ricca di frutti». Dice così l’Arcivescovo che celebrerà la mattina del 28 luglio la Messa a Caravaggio, con i giovani a conclusione della Veglia promossa da Odl, Oratori diocesi lombarde. E aggiunge – a margine dell’incontro con i ragazzi dei campeggi diocesani, che si è tenuto venerdì in Valle d’Aosta -: «Vivere la riflessione e la preghiera insieme a Caravaggio come giovani ambrosiani e lombardi, essere idealmente con il Papa collegandoci, come faremo, con la Veglia da lui presieduta a Rio de Janeiro, partecipare alla Messa, mi sembra una modalità di partecipazione molto significativa all’evento. Un incontro mondiale che quest’anno è un invito perché i giovani – che per natura sono curiosi della realtà – si spalanchino a tutti, ai loro coetanei e amici, comunicando la gioia della loro esperienza. D’altra parte, la Gmg è un luogo privilegiato in cui si rende evidente quanto Dio abbia a che fare con la vita di ognuno e con le sue tre dimensioni fondanti: gli affetti, il lavoro, il riposo».
«Certamente papa Francesco, che ha una capacità davvero straordinaria di stare tra la gente, troverà le parole e i modi per aiutare i ragazzi a comunicare a pieno la bellezza della fede in Gesù, e di come questo li renda amici, creativi, carichi di speranza. Ritengo infatti che la Giornata sarà un’occasione di grande risveglio religioso per i brasiliani, per tutto il popolo latinoamericano, ma anche per noi italiani e per gli ambrosiani che hanno voluto recarsi là dove si svolgerà».
Infine l’auspicio del Cardinale per i momenti intensi che stanno per iniziare: «Mi auguro che la Gmg, anche nei modi in cui la vivremo nella nostra Diocesi, possa essere un fattore di costruzione e di rinnovamento della Chiesa e della società. Un “nuovo” di cui abbiamo tutti urgente bisogno».