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Dal 14 gennaio

Quale tutela
per le persone più fragili e vulnerabili?

Fondazione Culturale Ambrosianeum e Fondazione Matarelli organizzano un ciclo di quattro incontri a cura di Marco Garzonio e Giorgio Lambertenghi Deliliers

7 Gennaio 2015
CONFORTO A UN MALATO PH: CRISTIAN GENNARI

Dall’emergenza Ebola al paradosso del cibo nel mondo contemporaneo, con il suo continuo contrasto tra fame e opulenza alimentare. Dalla controversa questione del testamento biologico alla tutela di bambini e adolescenti di fronte alla malattia. Il nuovo ciclo di incontri sulla medicina organizzato da Fondazione Ambrosianeum e Fondazione Matarelli affronta questioni nodali dell’universo-sanità. Accomunate da un solido presupposto di fondo: la volontà di tutelare chi, a vario titolo, è più vulnerabile, denunciando la “globalizzazione dell’indifferenza” e sottolineando il fatto che la dignità di una società si misura soprattutto dal modo in cui tratta i più deboli.

Gli incontri si terranno il mercoledì, alle 17.30, alla Fondazione Ambrosianeum (via delle Ore 3, Milano). Ecco il programma:

14 gennaio:“Ebola: un virus della globalizzazione. Viaggiano le popolazioni, ma viaggiano anche le malattie.” Intervengono: Francesco Castelli, P.O. Malattie Infettive, Università degli Studi di Brescia, past-president Medicus Mundi Italia; Pietro Del Re, giornalista, inviato speciale in Guinea e Liberia; Federico Gobbi, direttore Centro per le Malattie Tropicali, Ospedale Sacro Cuore, Verona; è prevista la partecipazione di volontari di Medici senza frontiere e di Emergency.

Tra i virus della globalizzazione, Ebola è quello che fa più paura. Non solo per la virulenza della febbre emorragica che nel continente africano sta mietendo migliaia di vittime, ma anche per la possibile esposizione al contagio del mondo occidentale, immune da decenni da epidemie di questa portata . Facendo chiarezza tra verità scientifiche e allarmismi mediatici, tre esperti dell’argomento con specifiche esperienze maturate sul campo tentano il punto su un virus di cui si parla molto ma non sempre con cognizione di causa.

21 gennaio:“I paradossi del cibo. Lo scandalo della fame e l’opulenza alimentare”. Intervengono: Massimo Galbiati, PhD Dipartimento di Bioscienze, Università di Milano; Elena Riva, Psicoanalista, Coordinatrice Equipe disturbi del Comportamento Alimentare del “Minotauro”, Milano; Chiara Tintori, redattrice Aggiornamenti sociali.

Il problema dell’eccesso di cibo ha forti implicazioni mediche, politiche, etiche e culturali. Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 65% della popolazione mondiale vive in Paesi dove le conseguenze dell’eccesso alimentare fanno più vittime della malnutrizione. Ma il tema del cibo si connette anche al problema dello spreco e, soprattutto, della fame. Dal 1974 ad oggi lo spreco alimentare nel mondo è aumentato del 50%, mentre sul fronte opposto cresce sempre di più, anche nel nostro Paese, il numero di persone che non hanno la possibilità di alimentarsi a sufficienza.

18 febbraio:“Il testamento biologico. Confine dei territori alla fine della vita”. Intervengono: Alberto Giannini, Terapia Intensiva Pediatrica Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, coordinatore Gruppo di Studio per la Bioetica della Società Italiana di Anestesia e Rianimazione; Bartolomeo Sorge, Direttore emerito Aggiornamenti Sociali, Milano; Umberto Veronesi, Presidente Fondazione Veronesi, Milano; Carmelo Vigna, Professore Emerito di Filosofia Morale Università Ca’ Foscari, Venezia, Presidente Sifm (Società Italiana Filosofia Morale).

Gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia possono rendere più vulnerabile il processo del morire. E il medico è diventato più potente e insieme più fragile: egli si trova infatti di fronte al dilemma tra l’evitare l’accanimento terapeutico prendendo in seria considerazione il ‘testamento biologico’ come segno di estremo rispetto verso la vita del paziente, e l’esercitare il diritto di non applicarlo quando ritiene che le direttive anticipate non siano attendibili o giustificate dalla situazione clinica. Una scelta che presuppone non solo una preparazione tecnica, ma anche una forte cultura animata da principi morali.

15 aprile: “Il dolore innocente. La tutela dei bambini e degli adolescenti”. Intervengono: mons. Angelo Bazzari, Presidente della Fondazione don Carlo Gnocchi; Fiammetta Casali, Presidente Comitato Provinciale Unicef, Milano; Silvio Galvagno, Vicepresidente CCM (Comitato Collaborazione Medica), Torino; Fabio Mosca, Direttore Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi, Milano.

Il tema della vulnerabilità dell’infanzia innocente ha diverse declinazioni: dall’esperienza di chi assiste i prematuri a quella di chi ha deciso di ‘farsi prossimo’ mettendosi i a disposizione delle piccole vite umane dilaniate dallo ‘scandalo della fame’, mutilate dalle guerre o menomate da patologie neurologiche. Istituzioni, medici e volontari che obbediscono al detto evangelico: ‘In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’ (Matteo 25,40).

Info: tel. 02.86464053; info@ambrosianeum.org; www.ambrosianeum.org