Negli ultimi anni, nel nostro Paese, si è assistito ad una vera e propria rivoluzione silenziosa: è nato un gruppo sociale – i Nuovi Senior – con caratteristiche peculiari e innovative. La novità non sta soltanto nell’allungamento dell’aspettativa di vita, che a livello mondiale pone comunque l’Italia seconda soltanto al Giappone, ma nell’adozione di un nuovo “stile di vita, di consumi e di valori”, mai fino ad ora associato a questa fascia d’età.
Sebbene tale fenomeno sia in forte e continua crescita, le possibili ricadute sono al momento “materia per pochi” e non ancora note agli strati più ampi della società. Si tratta di un gruppo sociale tuttora in evoluzione che esprime aspettative, che non trovano ancora risposte per la mancanza di una rete organica di interlocutori. Osservatorio Senior (con il nuovo sito www.osservatoriosenior.it ) nasce per rispondere a questi bisogni, aggregando un alto numero di interlocutori qualificati sull’argomento, approfondendo la conoscenza di questa realtà in grande mutamento, monitorandola nel tempo e offrendo agli over 55 uno spazio in cui raccontare la propria esperienza, confrontarsi, trovare su base continuativa informazioni e servizi autorevoli.
Una vasta rete di esperti e docenti universitari alimentano le seguenti aree: attività fisica, consumi e stili di vita, alimentazione, differenze di genere, lavoro, longevità, previdenza e condizioni economiche, psicologia, rapporti familiari e intergenerazionali, salute, nuove tecnologie, soluzioni abitative. Numeri, fatti, storie e opinioni per il grande pubblico, ma anche per gli addetti ai lavori (media, istituzioni, aziende). L’Osservatorio Senior si pone come ponte, facilitatore, casa comune tra le varie realtà e soggetti che operano in questo ambito.
Spiega Enrico Oggioni, presidente e ideatore di Osservatorio Senior, già autore di I ragazzi di sessant’anni: «I Nuovi Senior sono una generazione apripista: una generazione che sa che non hanno più senso gli stili di vita e i comportamenti tradizionali e che è alla ricerca di nuovi punti di riferimento e nuovi modelli. Tra i 55 e i 65 anni nella vita delle persone avvengono di solito trasformazioni lavorative, familiari, di salute e anche psicologiche che aprono ad una fase dell’esistenza ancora inesplorata che può durare decenni ed è allora che si fa forte la necessità di confrontarsi con le esperienze dei coetanei e diffuso il bisogno di capire cosa propongono gli esperti. Osservatorio Senior si propone come punto di riferimento per soddisfare queste esigenze»
«I dati più recenti sull’aspettativa di vita indicano che nell’Unione Europea nessun paese batte l’Italia sia sul versante maschile che su quello femminile», illustra Alessandro Rosina, Università Cattolica di Milano, tra i fondatori di Osservatorio Senior. «Rispetto alla media Ue l’Italia si pone 2,3 anni sopra per i maschi e 1,7 per le femmine. E a differenza delle generazioni precedenti è diventato ora del tutto normale per un italiano che arriva a 65 anni avere ancora davanti altre due decadi piene di vita. Non solo, i giovani adulti (15-34 anni) sono sempre stati in passato molto più numerosi dei senior (55-74 anni), con l’entrata nel nuovo secolo i secondi hanno per la prima volta superato i primi e il divario continua a crescere. Attualmente la popolazione italiana nella fascia 55-74 conta più di 14 milioni di persone, sormontando di oltre un milione la fascia 15-34. Nel 2030 i senior saranno quasi 18 milioni, con un profondo divario rispetto ai giovani-adulti fermi a 13 milioni (elaborazioni su dati Istat). Si tratta di una rivoluzione silenziosa che sta cambiando gli equilibri tra le generazioni e trasformando le fasi della vita».