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Le attività e i compiti svolti dal Servizio per l’Ecumenismo e il dialogo

31 Marzo 2003

Il Servizio realizza il suo compito curando la qualità ecumenica della comunione ecclesiale e l’apertura al dialogo della pastorale diocesana.
In questo contesto pastorale il Servizio:

a) “sottopone alla Commissione le questioni di maggiore rilievo e la informa del suo lavoro ordinario; presenta all’Arcivescovo le indicazioni della Commissione e, ottenutane l’approvazione, le porta a compimento” (cost. 318, § 3);

b) “cura i rapporti sia nei vari ambiti del dialogo, sia con tutti i soggetti operatori di ecumenismo” (cost. 318, § 3); in tale ambito spetta al Responsabile del Servizio, d’intesa con il Vicario competente, mantenere i rapporti con i rappresentanti a livello locale delle Chiese cristiane e Comunità ecclesiali e delle altre Tradizioni religiose presenti sul territorio della Diocesi e, su specifica delega dell’Arcivescovo, seguire le relazioni ecumeniche e interreligiose a livelli più alti;

c) “ricerca le opportune collaborazioni con le istituzioni formative e pastorali della Diocesi, allo scopo di ottenere che l’impegno ecumenico qualifichi la pastorale ordinaria nella vita quotidiana delle comunità” (cost. 318, § 3);

d) offre alle parrocchie, alle comunità religiose, alle aggregazioni ecclesiali e ai centri culturali consulenze “per la promozione di iniziative ecumeniche a livello locale o di base” (cost. 318, § 4) e per la formazione dei fedeli all’ecumenismo, all’interculturalità e al dialogo interreligioso;

e) si avvale sul territorio diocesano di Collaboratori zonali, incaricati in accordo con i Vicari episcopali di zona; con essi promuove la formazione e l’attività degli Animatori di pastorale ecumenica a livello locale;

f) propone iniziative di formazione e di spiritualità ecumenica; in particolare cura le celebrazioni annuali della Giornata dell’Ebraismo, della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e delle ricorrenze più significative nell’ambito delle relazioni ecumeniche ed interreligiose;

g) cura l’attuazione delle indicazioni del Sinodo 47° (parte III del cap. 17) in riferimento alla relazione con il Popolo Ebraico;

h) prende conoscenza delle diverse forme di religiosità presenti nel territorio della Diocesi, ne studia le caratteristiche e tiene i contatti con i rappresentanti di esse, con particolare attenzione all’Islam (cf cost. 312), alle Tradizioni religiose dell’Asia (cf cost. 313), alle Religioni africane (cf cost. 314);

i) favorisce nelle varie articolazioni della Diocesi occasioni di conoscenza, confronto e dialogo con rappresentanti di Religioni presenti nel territorio e presta attenzione alle esperienze di dialogo interreligioso;

j) studia il fenomeno delle nuove forme di religiosità e dei relativi movimenti (o sette); offre indicazioni in merito alle parrocchie e agli altri soggetti della pastorale (cf cost. 315); cura l’apertura di un centro di ascolto e consulenza per rispondere ai problemi di persone e famiglie coinvolte nel fenomeno;

k) promuove gruppi di studio e di animazione rispetto a specifici problemi e temi all’interno dei propri ambiti di competenza;

l) collabora con l’Ufficio per la Pastorale Missionaria affinché l’attività di missione sia sempre inserita in un contesto di rapporto con le altre Chiese e Comunità ecclesiali e di dialogo con le diverse Tradizioni religiose;

m) in collaborazione con la Caritas Ambrosiana e con l’Ufficio per la Pastorale Missionaria favorisce la cooperazione ecumenica nei progetti e negli interventi di solidarietà internazionale;

n) collabora con l’Ufficio per le Comunicazioni sociali in vista di una maggiore correttezza e qualità dell’informazione, almeno a livello diocesano, su temi riguardanti le Confessioni cristiane e le Religioni storiche;

o) in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale dei Migranti si preoccupa che il rapporto con gli stranieri presenti nel territorio diocesano avvenga sempre con particolare attenzione e rispetto per la loro religiosità;

p) in collaborazione con i Servizi per la Catechesi e per l’IRC promuove iniziative che preparino ad una “predicazione e catechesi in prospettiva ecumenica” (cost. 304);

q) in collaborazione con il Servizio per il Catecumenato offre indicazioni per l’accostamento di persone appartenenti ad altre Religioni, che desiderano accogliere il Vangelo e diventare cristiane;

r) in collaborazione con i Servizi per la Famiglia e per la Disciplina dei Sacramenti offre indicazioni per una preparazione ecumenica ai matrimoni misti e per una pastorale a favore delle famiglie interconfessionali e interreligiose.