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Immigrazione

La Cisl: «Nessuna invasione, sbagliato alzare barricate»

Presentati i dati nazionali, regionali e milanesi. Maurizio Bove: «In città 250 mila stranieri che lavorano e pagano le tasse, aspettando una legge che non ostacoli l’integrazione»

28 Ottobre 2016

Alla Cisl di Milano sono stati presentati i dati nazionali, regionali e milanesi, relativi al Dossier statistico Immigrazione 2016. Li commenta Maurizio Bove, responsabile Immigrazione della Cisl di Milano: «Non c’è nessuna invasione di migranti ed è sbagliato alzare barricate. A oggi i richiedenti asilo ospitati in Lombardia sono 18 mila, cioè lo 0,2% della popolazione regionale. Milano non sarebbe così in difficoltà se anche tutte le altre città si facessero carico del problema. Occorre cambiare la normativa europea sui rifugiati e superare la logica emergenziale, offrendo accoglienza dignitosa e percorsi di integrazione che prevedano anche l’inserimento lavorativo. La Cisl milanese ha presentato un progetto alla Commissione europea che va proprio in questa direzione».

Bove analizza poi un secondo punto, quello relativo ai cosiddetti migranti “dimenticati”: «Sono i 250 mila stranieri che vivono regolarmente a Milano (450 mila contando l’area metropolitana), studiano, lavorano, pagano le tasse e buona parte delle nostre pensioni. Diciamo “dimenticati” perché ormai si parla solo dei rifugiati, anche per il tornaconto elettorale di qualche forza politica che soffia sul fuoco della paura. Anche loro continuano ad avere problemi, a causa delle leggi nazionali che hanno sempre puntato al controllo delle frontiere, invece che all’integrazione. Oggi chi perde il lavoro perde il permesso di soggiorno, mentre chi desidera regolarizzarlo per uscire dal sommerso non può farlo. Ogni giorno, per esempio, i nostri sportelli ricevono telefonate di famiglie che vorrebbero mettere in regola la colf o la badante, ma sono obbligate a tenerle in nero».