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Anno della Fede

“Il Cammino per Santiago”. Un film per riflettere nell’Anno della fede “

“Non lascia indifferenti”. È questo il giudizio, di là da ogni altra considerazione, che accomuna tutte lerecensioni de “Il Cammino per Santiago”, con Martin Sheen diretto da Emilio Estevez.

don Massimo Pavanello

8 Ottobre 2012

Una pellicola che interroga, quindi, utile per accendere un dialogo e suscitare un confronto sul tema
della fede nell’anno ad essa dedicato. L’anteprima lombarda di qualche mese fa, in lingua originale,
offerta dall’Arcidiocesi di Milano, ne aveva già dato positivi segni.

Tre appuntamenti a Lecco, Appiano e Magenta
Il Servizio pastorale turismo e pellegrinaggi, il Servizio per i Giovani, l’Ufficio per le comunicazioni
sociali e l’ACEC dell’Arcidiocesi di Milano ne propongono allora una programmazione articolata sul
territorio. L’invito è rivolto a tutti, con particolare riferimento ai gruppi giovanili.
Tre saranno gli appuntamenti con inizio alle ore 20.30 e con ingresso libero fino ad esaurimento posti:
Giovedì 18 ottobre a Lecco (Castello) presso il CineTeatro Palladium via Fiumicella, 12; Martedì 6
novembre ad Appiano Gentile al Cineteatro S. Francesco via Manzoni, 4; Martedì 13 novembre a
Magenta presso il Cinema Teatro Nuovo via S. Martino, 19.
Le serate prevedono il saluto del Servizio Pastorale Turismo e pellegrinaggi oltre che di Silvano
Mezzenzana, Amministratore delegato della Agenzia Duomo viaggi & turismo. Seguirà una introduzione
al film da parte di Gianluca Bernardini dell’Ufficio per le comunicazioni sociali. Al termine della
proiezione infine ci sarà una testimonianza di chi ha percorso il Cammino.

Uno stimolo alla riflessione nell’Anno della fede
L’inizio dell’Anno della fede e la traduzione in italiano della pellicola sono una felice coincidenza. La
visione del film può infatti stimolare una riflessione sul tema del pellegrinaggio e della trasmissione
della fede attraverso la modalità del cammino.
Il documento vaticano – “Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede” – ha parole incoraggianti
da questo punto di vista. Da una parte sostiene come in questo anno sia “quanto mai conveniente
effettuare pellegrinaggi, celebrazioni e incontri presso i maggiori Santuari”; dall’altra parte è sicuro che
“I Pastori, attingendo ai nuovi linguaggi della comunicazione, si impegneranno per promuovere (…)
film e pubblicazioni, anche a livello popolare e accessibili a un ampio pubblico, sul tema della fede”.
La spinta ad apprezzare, in generale, le Vie sacre non è certo nuova. Con memoria grata, ad esempio,
ricordiamo come anche il cardinal Martini fosse iscritto alla “Compagnia di Sigerico” (vedi allegato) e
mostrasse simpatia per questo tipo di cammino.

Opinioni e commenti
L’intenzione di proporre sul territorio diocesano “Il Cammino per Santiago” si pone quindi nella
prospettiva sopra auspicata. La pellicola non è un documentario sulla nota via di pellegrinaggio.
Tuttavia è una occasione per accendere una scintilla, suscitare un dibattito, riportare nel dialogo
quotidiano il tema della fede. Un dibattito, in verità, già iniziato.
Un sacerdote che ha percorso il Cammino e che immaginava di potersi specchiare nel film così ci ha
scritto: “A proposito del film (dato che ho fatto da solo il cammino di Santiago): sono andato a vederlo
pur con fatica dato che era in una sola sala a Milano. Giudizio: non mi ha entusiasmato troppo! Nessun
sussulto nel Cammino, non l’ho ritrovato il Cammino nelle immagini. Semplice storia ma trattata male
da immagini. Non mi sembra adatta per riflettere sull’Anno della fede. Peccato”.
Un docente universitario, invece, ha un parere diverso. E anch’egli ce lo ha fatto sapere: “A giugno ho
partecipato all’organizzazione di un campo scuola per giovani sindacalisti nella forma di un
pellegrinaggio sul Cammino. Un’esperienza molto interessante che vorremmo ripetere su altri percorsi.
Unire la formazione alla fatica e (per chi crede) alla dimensione religiosa è risultata un’ottima formula.
Naturalmente in fase preparatoria abbiamo visto Il Cammino per Santiago”.
La pellicola “non lascia indifferenti”, dicevamo in apertura. È proprio così. Buona visione.