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“Domani è domenica”. Tempo di Quaresima

Sussidio predisposto dal Servizio per la Famiglia e dal Servizio per la Pastorale Liturgica per dare continuità all'impegno di aiutare le famiglie a preparare, nelle proprie case, la celebrazione del Giorno del Signore.

23 Febbraio 2004

Arcidiocesi di Milano, «“Domani è domenica”. Tempo di Quaresima – Celebrazioni familiari per la sera del sabato», Centro Ambrosiano – ITL, Milano, 2004 (pag. 45, Euro 2,50)

Il Servizio per la Famiglia e il Servizio per la Pastorale Liturgica hanno predisposto questo sussidio che dà continuità all’impegno di aiutare le famiglie a preparare, nelle proprie case, la celebrazione del Giorno del Signore. Lo scorso anno abbiamo scelto le domeniche del Tempo di Pasqua, quest’anno le domeniche di Quaresima che, nel nostro rito ambrosiano, si caratterizzano per una lettura ampia e continua del Vangelo di Giovanni.

Si suggerisce di trovare un momento nel pomeriggio-sera del sabato per pregare, genitori e figli, a partire dal Vangelo che si ascolterà domenica nell’Eucaristia parrocchiale. La famiglia – e in particolare la coppia di sposi – è interpellata per un compito e un servizio originale: fare in modo che tutti sperimentino, non solo l’impegno, ma anche la gioia di ritrovarsi come discepoli del Signore nella vigilia che apre al giorno domenicale, predisponendo il cuore all’ascolto della Parola. Lo richiama anche il nostro Arcivescovo a proposito del significato della domenica e del contributo che la famiglia può portare al rinnovamento del volto missionario delle nostre comunità: «Oggi, infatti, anche da noi, le condizioni culturali, economiche e sociali conducono a modificare in profondità i comportamenti delle persone, delle famiglie e delle comunità e, di conseguenza, a trasformare la stessa fisionomia della domenica, che, molto più diffusamente, viene interpretata e vissuta nell’ottica riduttiva del “fine settimana”.
(…) Custodire, vivere e riproporre con nuova freschezza la domenica come autentico “Giorno del Signore” significa testimoniare la nostra fede e adempiere al compito sempre più urgente e necessario della “nuova evangelizzazione”»
(da: Mi sarete testimoni, n. 53).