Un tempo, ciò che minacciava la vita appariva chiaro: era la morte, la guerra, la malattia; oppure menomazioni fatali, come la cecità, il difetto di parola, di gambe per camminare, oppure la follia che relega in un angolo remoto dal consesso della vita normale. Quello che minaccia la vita umana e la pone sotto il segno della fragilità oggi pare molto meno chiaro e più sfumato.
La minaccia più consistente alla vita appare oggi il difetto di senso. Che sia la “cura” a doversene far carico?