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Vaticano

«Colpiti dal suo aspetto pastorale»

Il direttore della Sala Stampa padre Lombardi sottolinea le “novità” portate da Papa Francesco nello stile e nell’atteggiamento fin dai primi gesti del suo Pontificato. La telefonata al Papa emerito

14 Marzo 2013
Il tavolo della conferenza stampa di sabato 2 giugno 2012.
Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi

«Tutti siamo stati colti di sorpresa, anche io che non me l’aspettavo: ci sono state grandi sorprese molto positive»: così padre Federico Lombardi, nel briefing di oggi, il primo dall’elezione di Papa Francesco, ha salutato l’«Habemus Papam» di ieri.

«Tutti abbiamo partecipato con estrema emozione all’apparizione del nuovo Papa alla Loggia di San Pietro. Siamo stati colpiti da molti aspetti nuovi», a partire dal nome scelto e dallo «stile di presentarsi, sia parlando che come atteggiamento». «Ci ha colpito soprattutto l’aspetto pastorale», ha detto il portavoce vaticano citando la «novità» di aver voluto «vicino a sé», sulla Loggia, il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini. L’altra “novità” di Papa Francesco, ha ricordato padre Lombardi, nella sua prima apparizione pubblica è stata la volontà di «inchinarsi chiedendo la preghiera dei fedeli» prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi.

L’abito del nuovo Papa, ha osservato padre Lombardi, «è un abito molto semplice, senza mozzetta», e la Croce «è la stessa che portava prima, anch’essa piuttosto semplice». Al termine del Conclave, nella Cappella Sistina, il nuovo Papa ha ricevuto l’atto di omaggio dei 115 cardinali elettori «stando in piedi davanti all’altare, senza sedere sul seggio dove avrebbe dovuto accomodarsi». Per rientrare a Casa Santa Marta dopo l’elezione, «era stata preparata un auto solenne». Invece il nuovo Papa «ha voluto andare sul pullmino insieme agli altri cardinali. Così come era andato, ha voluto tornare».

A sottolineare un altro gesto indicativo dello stile di Papa Francesco, la cena a Santa Marta è stata «molto festosa» e al termine il nuovo Papa ha detto quattro parole di ringraziamento, rivolto ai suoi confratelli: «Che Dio vi perdoni». Appena eletto – ha ribadito padre Lombardi confermando quanto già aveva rivelato ieri sera -, il nuovo Papa ha telefonato al Papa emerito a Castelgandolfo: «Il primo contatto, il ringraziamento era avvenuto», ha commentato padre Lombardi, aggiungendo che «non dobbiamo aspettarci che il nuovo Papa vada fisicamente a Castelgandolfo. Ci andrà nei giorni seguenti, ma non è una cosa imminente».

Il primo gesuita

Quanto alla novità del primo Papa gesuita, padre Lombardi ha risposto: «Per noi è qualcosa di molto strano, di non abituale, a cui non siamo preparati psicologicamente. Noi gesuiti siamo abituati a vivere la nostra spiritualità e il nostro servizio in modo più subordinato all’autorità della Chiesa, piuttosto che ai vertici di questa autorità». L’elezione del primo Papa gesuita nella storia della Chiesa significa dunque, per padre Lombardi, «una grande chiamata al servizio per la Chiesa universale che questo nostro confratello ha ricevuto, e alla quale ha dovuto rispondere per il desiderio di seguire la Chiesa nel modo richiesto». Quello di Papa Francesco è, in sintesi, «un compito speciale di servizio per la Chiesa. Gli auguro di compierlo nel modo migliore».