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6 novembre

Caritas, con i poveri verso la terra promessa

Questo il tema della Giornata diocesana, che si celebra nella festa liturgica di Cristo Re. In programma un convegno a Milano il 5 novembre, iniziative di animazione e una raccolta straordinaria

29 Ottobre 2011

Domenica 6 novembre, festa liturgica di Cristo Re, in Diocesi si celebra la Giornata Caritas dal titolo “40 anni di Caritas in Italia. Con i poveri verso la terra promessa”.

In occasione del 40° anniversario della fondazione di Caritas Italiana l’obiettivo della Giornata è quello di leggere il cammino trascorso attraverso il confronto e la riflessione su temi e scelte pastorali. Il desiderio è quello di sviluppare in prospettiva futura il ruolo della Caritas, per poter scrivere nuove pagine di testimonianza della carità, in un tempo di continuo cambiamento.

La Giornata si celebrerà attraverso due momenti diocesani (un convegno in programma sabato 5 novembre a Milano e l’evento giovanile 4 the People nella serata dello stesso 5 novembre) e altri da vivere in parrocchia.

Il convegno diocesano avrà luogo sabato 5 novembre, dalle 9 alle 13, presso il Salone Pio XII di via S. Antonio 5 a Milano. Saranno presenti monsignor Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan e direttore di Caritas Italiana dal 1986 al 1996 (che parlerà de “La Caritas in Italia e la storia di una nuova carità”) e monsignor Franco Giulio Brambilla, preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e vicario episcopale per la cultura (che interverrà su “Quale Caritas per educare alla vita buona del Vangelo?”). Dopo l’intervento di don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, il presidente della Fondazione Caritas monsignor Luigi Testore concluderà il convegno con la celebrazione del mandato.

In parrocchia

Per l’animazione della celebrazione eucaristica domenicale, lo schema per il mandato pastorale e uno schema per una veglia di preghiera è stato predisposto un fascicolo contenente alcune indicazioni e distribuito a tutte le parrocchie. Può essere significativo pensare a un momento di incontro tra tutti gli operatori delle realtà caritative nella stessa domenica o in altri momenti. L’incontro può avere la forma di una veglia di preghiera, o di un momento di confronto e di ascolto reciproco tra le diverse realtà, a partire dalle rispettive esperienze o dai programmi: in questo caso si può prendere una parte dello schema di veglia proposto per una preghiera introduttiva o conclusiva.

Sempre in parrocchia si chiede poi un’attenzione ad animare le celebrazioni liturgiche domenicali, sia nel senso di assicurare qualche richiamo in tutte le messe, sia nel senso di riservare per una delle messe una caratterizzazione particolare, invitando gli operatori delle realtà caritative.

Il mandato pastorale

Si suggerisce anche quest’anno la consegna del mandato pastorale a tutti gli operatori della carità. Chi riceve il mandato partecipa di un ministero ecclesiale: chi opera in questa prospettiva non lo fa dunque a titolo personale, ma in comunione con il Vescovo e con la Chiesa che lo invia. Un “mandato” non potrà mai ridursi a gesto che delega e deresponsabilizza ma dovrà esprimere la dimensione ecclesiale/parrocchiale del servizio ai poveri. È la dichiarazione che tutti non possono fare tutto, ma che la regia e lo sguardo globale sulle attività caritative spettano a chi ha la responsabilità nella conduzione di una Parrocchia o di una Comunità pastorale.

Il gesto del “mandato” rende anche visibili quei cristiani chiamati a essere segno luminoso e vivo della comunità e che si impegnano a testimoniare, nelle opere, il Vangelo della carità, attenti al grido di chi soffre nel dolore e nella solitudine. La loro presenza deve essere stimolo affinché tutta la comunità cristiana cammini sulla strada della prossimità e può essere “forza attraente” per molti altri a vivere gesti di amore gratuito nei confronti dei più poveri ed esclusi.

La raccolta straordinaria

Anche quest’anno verrà proposta una raccolta fondi finalizzata a sostenere e condividere le molte opere attraverso le quali la Caritas Ambrosiana è presente sul territorio della Diocesi e che esprimono in modo tangibile la vicinanza della comunità cristiana alle più svariate forme di povertà e di sofferenza. La raccolta effettuata lo scorso anno ha fruttato la somma di 37.662,00 euro.

I frutti della raccolta di quest’anno andranno a sostenere la ristrutturazione del Rifugio Notturno sito in via Sammartini (zona Stazione Centrale), da destinare al mondo della grave emarginazione e che sarà gestito da Caritas Ambrosiana.

Il sussidio formativo

Presso la Caritas Ambrosiana è reperibile il sussidio formativo La difficile carità. Farsi prossimo oggi, rivolto a tutti gli operatori Caritas (Caritas parrocchiali, Centri di Ascolto, Volontari), che contiene schede organizzate in due capitoli: il primo, riferito ai contenuti della lettera pastorale Farsi prossimo, presenta tre schede che rileggono e attualizzano quelli che il cardinale Carlo Maria Martini definiva gli ostacoli al prendersi cura di chi è colpito dalla povertà e cioè la fretta, la paura, l’alibi. Il secondo, relativo ai temi dell’Incontro mondiale delle famiglie, offre tre schede su tre parole-chiave: la mondialità, il lavoro, la festa. Allegate al sussidio si possono trovare inoltre due proposte di sostegno alla famiglia fragile.

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