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Dal 6 febbraio

Arese ricorda don Vittorio Chiari

Nel primo anniversario della scomparsa i Barabba’s Clowns dedicano una settimana di iniziative al grande educatore salesiano

2 Febbraio 2012

Sabato 11 febbraio, alle 17.30, presso la chiesa Maria Aiuto dei Cristiani di Arese, sarà celebrata una Santa Messa per ricordare il salesiano don Vittorio Chiari, nel primo anniversario della sua morte, avvenuta l’11 febbraio 2011. Oltre a questa celebrazione, sono in programma anche altre iniziative organizzate dall’Associazione Barabba’s Clowns con il patrocinio del Comune di Arese.

Sarà una settimana dedicata a don Vittorio, per ricordare l’uomo poliedrico che era, cercando di unire i suoi amici in una sinfonia di incontri che vogliono raccontare la sua esperienza di uomo di cultura e grande educatore. La manifestazione inizia lunedì 6 febbraio presso il Centro Salesiano di Arese nella sala Peppino Lodigiani, a lui tanto cara, con il concerto jazz del maestro Paolo Alderighi. Si continua sino al 15 febbraio in segno di riconoscenza al “papà” dei Barabba’s Clowns.

Nato a Treviglio il 15-12-1937, don Vittorio Chiari ha operato, tra i vari incarichi in diverse città, nella Casa Salesiana di Arese a contatto con i giovani “difficili”. Ha pubblicato anche diversi libri e componeva opere teatrali.

“Il Vangelo visto da un cieco”

Tra le iniziative in memoria di don Vittorio Chiari, sabato 10 febbraio, alle 21, al Cinema Teatro di Arese (p.zza dalla Chiesa), il Teatro dell’Orsa mette in scena Il Vangelo visto da un cieco, con drammaturgia e testo di Giampiero Pizzol, gli attori Laura Aguzzoni, Bernardino Bonzani, Monica Morini e Gaetano Nenna e le musiche di Gaetano Nenna.
Durante la Pasqua, a Gerusalemme, nell’anticamera del Sinedrio, in attesa di testimoniare al processo di Gesù, si incontrano Bartimeo, il cieco nato, la Samaritana dai cinque mariti, e la moglie di Zaccheo, il pubblicano. È una stanza custodita da un musicista guardiano. Un luogo di racconti epici e comici che attingono al pozzo della saggezza e della commedia popolare. Paesaggi e identità diverse, universi maschili e femminili a confronto. La luce abbagliante del miracolo negli occhi di un'umanità inconsapevole e stupita. Il Vangelo attraverso lo sguardo di personaggi minori, figure di semplici ed emarginati, partecipi di un sentire profondamente umano, che avvicina tra il riso e il pianto al mistero del Cristo.