Tra gli oltre due milioni di pellegrini che dal 23 al 28 luglio invaderanno le strade di Rio de Janeiro, ci saranno anche più di 300 giovani provenienti dalla Diocesi di Milano. Di certo siamo ben lontani dai numeri delle precedenti edizioni, quella di Colonia e di Madrid. Il Brasile è un altro continente, il viaggio è impegnativo, soprattutto in un periodo di crisi come questo. Ma il Servizio per i Giovani, guidato dal responsabile diocesano don Maurizio Tremolada, porterà comunque un bel gruppo di ragazzi dai 18 ai 30 anni in una delle città più emergenti del momento, per partecipare alla XXVII Giornata mondiale della gioventù. Nel gruppo sarà presente anche monsignor Mario Delpini, Vicario generale della Diocesi di Milano.
In particolare i giovani ambrosiani partiranno il 16 luglio e faranno ritorno a casa il 2 agosto. Dal 16 al 22 luglio saranno ospitati nella Diocesi di San Paolo, con cui sono gemellati nell’ambito della settimana missionaria. Il tema della Gmg di Rio infatti è proprio la missionarietà: “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). Parrocchie e famiglie diventeranno la casa dei giovani di Milano per una settimana. Sarà interessante per loro immergersi nella vita locale della Diocesi di San Paolo e conoscere realtà totalmente diverse da quelle vissute quotidianamente in Italia.
Al termine di questa esperienza a San Paolo, tutti in marcia verso Rio de Janeiro, dove Papa Francesco arriverà giovedì 25 luglio. Zaino, sacco a pelo e Vangelo: questa è l’attrezzatura necessaria e sufficiente per affrontare giornate così intense e impegnative, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto spirituale. Sì, perché le giornate che precederanno l’incontro con il Papa saranno dense di catechesi e momenti di riflessione per tutti i pellegrini che pian piano arriveranno a Rio da tutte le parti del mondo.
Oltre alla festa degli italiani, organizzata dalla Cei, il programma prevede anche la Via Crucis venerdì 26 luglio e la veglia di preghiera sabato notte, con pernottamento all’aperto. Domenica 28 luglio invece Papa Francesco celebrerà la Messa conclusiva e annuncerà il prossimo appuntamento per la successiva Giornata mondiale della gioventù.
Marco, 24 anni, fisioterapista all’Asl di Lecco, parteciperà alla sua seconda Gmg, dopo l’esperienza di Madrid: «Nel 2011 mi avevano consigliato di vivere un evento del genere perché cambia la vita. Mi sono fidato, ma senza troppe aspettative. E invece devo ammettere che avevano proprio ragione. La Gmg di Madrid mi ha proprio cambiato la vita: ha cambiato il mio modo di credere in Gesù e la mia fede ha fatto un balzo in avanti da quel giorno. Sulla scia di quell’esperienza ho deciso di andare anche a Rio, nonostante la lontananza e le molteplici difficoltà. Parto con la gioia di sapere che vivrò un altro momento chiave nella mia vita di fede. Non so cosa mi darà, ma vado con lo spirito di accogliere tutto quello che mi accadrà».
Alessandro, studente di medicina 23enne, che a settembre entrerà nel Seminario del Pime a Monza, non ha dubbi: «Non ci ho pensato due volte: dovevo andare alla Gmg di Rio, dopo quella di Madrid, che è stata una delle esperienze più forti della mia vita. Ho fatto enormi sacrifici durante tutto l’anno per poter andare a Rio, dove mi aspetto di incontrare tanti giovani con cui condividere la fede e volare alto. Di certo l’umanità calda di Papa Francesco darà un pizzico di pepe in più a queste giornate. Lo accoglieremo con tutta la grinta possibile. Sarà un momento indimenticabile per tutti noi».
Simona invece non ha mai partecipato a un evento simile a causa della sua giovane età. Ha appena 19 anni, maturata da pochi giorni al liceo linguistico: «Mentre tutti i miei compagni sono in un’isola greca a festeggiare la fine delle superiori, io ho deciso che il mio viaggio post maturità sarebbe stata la Gmg. Non si tratta di una vacanza rilassante, ma è estremamente arricchente. Di sicuro tornerò a casa cambiata».
Ultimamente le manifestazioni in Brasile hanno preoccupato non poco gli organizzatori dell’evento, ma di certo non riusciranno ad ostacolare lo svolgimento della Gmg. L’Arcivescovo di Rio de Janeiro ha rassicurato: «La Gmg è un evento che coinvolge i giovani che possiedono valori cristiani, che desiderano cambiare il mondo con un cuore animato da giustizia e pace e che possano conferire uno spirito diverso alle rivendicazioni in Brasile».