Riapriamo la possibilità di partecipare alla formazione online di OraMIformo. La conferenza stampa indetta dalla Diocesi di Milano, con Fondazione Carolina, ci ha dato l'opportunità di presentare i contenuti che proponiamo agli oratori per quest'anno.


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«In questi giorni stiamo celebrando nei nostri oratori la Settimana dell’Educazione e la festa di san Giovanni Bosco, un grande educatore che ha abitato la realtà dei ragazzi – afferma don Stefano Guidi, direttore della Fondazione Oratori Milanesi e responsabile del Servizio per l’oratorio e lo sport della Diocesi di Milano – Oggi la realtà dei ragazzi è in larga parte virtuale. La domanda è questa: Come possiamo essere educatori dentro questa realtà, conoscendo la realtà virtuale che i ragazzi vivono?».

La domanda dev’essere raccolta dal mondo degli oratori, uno dei luoghi maggiormente frequentati dai ragazzi.

«Paolo VI definiva l’oratorio come una istituzione complementare alla scuola e alla famiglia. L’oratorio deve giocarsi, fare la sua parte, non può limitarsi solo all’aggregazione, all’animazione sportiva, alla formazione religiosa… ha un obbligo educativo nei confronti di tutti i ragazzi di quel territorio. Come assolvere questo obbligo? Dando degli strumenti. Abbiamo bisogno che il mondo degli adulti, la comunità educante, si attrezzi per essere capace di cogliere i segnali, accompagnando i ragazzi e stando accanto nelle situazioni di grande difficoltà che rischiano di restare nascoste». (guarda breve video intervista).

L’oratorio c’è, sente di doverci essere, raccogliendo il monito di Papa Francesco che a San Siro mise in guardia i ragazzi della Cresima, il 25 marzo del 2017, durante la sua Visita a Milano e alle terre ambrosiane, facendo loro promettere che mai avrebbero permesso che nei loro ambienti quotidiani di vita accadessero episodi di bullismo (guarda il video con Papa Francesco). 

Una responsabilità educativa che ha portato ad una riflessione nella Diocesi di Milano, per contrastare un fenomeno sottile, delicato, quanto violento e pericoloso, come bullismo e cyberbullismo, che colpisce moltissimi ragazzi, tra cui tanti adolescenti, a volte con episodi drammatici.

I casi sono ancora poco conosciuti e difficili da descrivere: chi ha subito un atto di bullismo o cyberbullismo o ha visto un episodio del genere, fatica a raccontarlo, per paura e vergogna. Su tutti, commenta Ivano Zoppi, presidente della Fondazione Carolina, prevale l’omertà e la difficoltà a riconoscere un adulto di riferimento a cui confidare la situazione che si sta vivendo. Paolo Picchio, padre di Carolina, presidente onorario della Fondazione che prende il nome da sua figlia Carolina, prima vittima riconosciuta di cyberbyllismo in Italia, ricorda alcune frasi scritte nella lettera di sua figlia: “Le parole a volte fanno più male delle botte”.

«Bisogna dare gli strumenti alla comunità educante e bisogna ridare ai ragazzi la consapevolezza che ci sono adulti pronti ad ascoltarli, a credergli, accoglierli, con la certezza che se mi succede qualcosa, tu adulto agisci».

Nasce così OraMiFormo, (Ora: ora c’è bisogno di formarsi; MiFormo: per una formazione che la persona sceglie di compiere, personalmente e consapevolmente), la proposta di approfondimento formativo, promossa in collaborazione con Fondazione Carolina e con il sostegno tecnico di Fondazione Clerici, incentrata quest’anno sul tema del bullismo e cyberbullismo.

Le iscrizioni a OraMIformo si riaprono per chi intende ancora poter dedicare circa 12 ore di formazione in modalità eLearning, a cui si aggiunge un incontro di verifica in presenza.

OraMIformo è la prima piattaforma di formazione eLearning promossa da una Diocesi, in questi mesi ha visto le adesioni di centinaia di iscritti (tra educatori, responsabili, sacerdoti, consacrate, allenatori, insegnanti) e viene lanciata ufficialmente in occasione del Safer Internet Day (nell’ambito delle prossime celebrazioni della Giornata per la sicurezza in Rete, prevista per il 5 febbraio, all’interno di una Campagna che coinvolgerà diversi oratori in tutta Italia #postaconiguanti, con il guanto da appendere al cancello dell’oratorio come simbolo del calore e del senso di protezione, per la sicurezza in rete), con nuove possibilità di iscrizioni.

«Questo corso, attraverso le possibilità della rete, vuole abilitare educatori e persone serie, responsabili, per contrastare il cyberbulismo, e altre forme di volgarità e violenza, forme che approfittano dei più deboli per fare del male. Davanti ai pericoli invece di esser impotenti – ci esorta il nostro Arcivescovo Mario Delpini in un videomessaggionoi possiamo fare qualcosa e proteggere i più deboli, usare strumenti di straordinaria potenza facendo del bene invece che del male».

Lo strumento di formazione sviluppa le tematiche del bullismo e del cyberbullismo con i linguaggi dell’animazione tipici dell’oratorio (arte, sport, musica, danza, recitazione), validato nei contenuti da Fondazione Carolina, e con il contributo degli esperti dell’Avvocatura di Milano, con un linguaggio accessibile e un approccio che coinvolge, comprensibile da tutti. I materiali formativi e di apprendimento proposti possono essere inoltre utilizzati e scaricati per continuare la riflessione in oratorio, attivando un’attenzione specifica su questo argomento, affinché in ogni oratorio ci siano sempre più adulti, educatori e una intera comunità educante, adeguatamente preparata e pronta ad intercettare fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sin dai primi segnali.

 

OraMIformo, iscrizioni sempre aperte


www.oramiformo.it

 

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