Ecco il logo e lo slogan dell'Oratorio estivo 2021. Per un approfondimento degli obiettivi educativi, delle risorse e delle opportunità della proposta "Hurrà - Giocheranno sulle sue piazze" è disponibile il video della presentazione dell'Oratorio estivo sulla nostra pagina YouTube Pastorale Giovanile FOM Milano, ma soprattutto il sito internet www.oratorioestivo.it che è attivo e si sta aggiornando anche nelle aree riservate a cui si accede con password e username. Si possono acquistare i materiali ufficiali su www.libreriailcortile.it. Il tutto all'insegna del gioco, considerato in tutto il suo valore e come potenziale per la crescita integrale di ogni ragazzo che ci viene affidato e - perché no - come allegoria della vita che vale in ogni momento e situazione.


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Sarà un’esplosione di vita questo nuovo Oratorio estivo del 2021! Lo si vede dal logo, dove nessuno sta fermo un attimo: tutti in movimento, tutti “in gioco”, tutti pronti a divertirsi. Basta uno skateboard o un’altalena, un pallone o delle biglie, un campo in cui correre o un tavolo su cui posizionare le proprie pedine e… ci si mette a giocare!

 

Il gioco fa parte della vita dei bambini e dei ragazzi, in modo quasi travolgente. Qual è il suo valore? Lo scopriremo ogni giorno, nelle tappe di questa proposta per l’estate! Scopriremo che giocare attiva la vita, la mente, il cuore, il coraggio, la voglia di stare insieme e fare squadra e tantissime altre cose… Il gioco, fatto bene e con passione, nel rispetto delle regole e nella creatività di chi si cimenta, esalta tutto il bello e il buono che siamo! E ci fa crescere, ci fa crescere tanto, nella gioia, allegramente, sfidando i nostri limiti, imparando il rispetto degli altri e tutto quanto coinvolge la vita.

 

Questa proposta ci esalta, perché sappiamo che entusiasmerà i ragazzi che incontreremo. Con loro diremo, anzi grideremo: «Hurrà»!

 

Nel logo, lo slogan dell’Oratorio estivo 2021 trasborda dagli spazi, esce da un’esplosione che è un segno di entusiasmo (baloon) e diventa l’urlo di gioia che non smetteremo di urlare in ogni occasione, nelle nostre calde giornate in oratorio.

 

«Hurrà» è la parola della nostra esultanza. Sulla scritta dello slogan «Hurrà» si trovano gli elementi che indicano le cinque settimane della proposta: la pedina per i giochi da tavolo; la trottola per i giochi dal mondo; la coppa per i giochi sportivi; il fantasmino del Pac-man per i videogiochi; la biglia per i giochi di un tempo.

Tutt’attorno ecco diversi bambini che corrono, vanno in skateboard, si arrampicano e vanno in altalena. I bambini “giocano sulle sue piazze”, che sono le piazze di ogni città, dei nostri quartieri, paesi.

«Hurrà» apre certamente uno spiraglio a una nuova avventura, a nuove sfide e nuovi giochi. Nel logo, dalla «u» di «Hurrà» partono due fasce azzurre che indicano lo slancio che il gioco, come metafora della vita, porta con sé.

 

«Giocheranno sulle sue piazze» è il sottotitolo dello slogan «Hurrà», tratto dal versetto 5 del capitolo 8 del libro del profeta Zaccaria. Il contesto in cui si inseriscono queste parole dà il senso alla condizione per cui possiamo giocare davvero. Le piazze di cui parla il profeta sono quelle di Gerusalemme, sono quelle della Chiesa, e quindi della comunità e dell’oratorio, dove Dio sempre “torna a dimorare”, ogni volta che sappiamo riconoscerlo. È la presenza di Dio che “fa casa”, “fa ambiente”, “fa campo” affinché chi dimora con lui possa trovare la tranquillità e la serenità del gioco e nel gioco. 

È la presenza di Dio a riempire dunque di vitalità le “nostre piazze”: un bambino gioca perché attorno a lui ci sono le condizioni per farlo, perché sa di sentirsi al sicuro.

 

Questo vale non solo per la Chiesa e quindi per l’oratorio. Ma anche per le piazze dei nostri paesi e delle nostre città. Creare le condizioni perché i bambini possano tornare a giocare liberamente e serenamente, ovunque essi si trovino, è una responsabilità che deve coinvolgere tutta la comunità adulta ed essere uno dei motivi per cui tessere delle strette alleanze fra agenzie educative di uno stesso territorio. Tutti siamo chiamati a farci carico di una emergenza educativa che, proprio attraverso le espressioni semplici e tipicamente umane del gioco, può trovare uno spiraglio per risolversi e trasformarsi in una nuova occasione di bene per le giovani generazioni.

 

L’assistenza e l’accompagnamento saranno gli atteggiamenti da coltivare fin d’ora, in vista del prossimo Oratorio estivo, per coltivare la cura che giovani e adulti della comunità saranno chiamati a mettere in atto per la realizzazione in sicurezza di ogni attività, soprattutto del gioco. Questa è una “missione” di cui vogliamo farci carico con fiducia, impegno e coraggio, memori anche di quanto in tanti oratori e comunità è stato realizzato per l’estate ragazzi 2020.

 

Nel logo, l’esplosione da cui emerge «Hurrà» sovrasta una texture che riproduce uno skyline della città (si intravede anche la chiesa con la croce). Lo stile del nostro gioco, il nostro entusiasmo, quello che rappresenta per noi giocare insieme (le stelle sul logo sono del colore consueto delle squadre) e condividere tutti i valori che il gioco porta con sé, sono il dono insostituibile che noi possiamo fare al mondo. Ogni parola chiave, di quelle 25 che prenderemo in considerazione, una al giorno, sono supportate dal Vangelo. Quello che il gioco significa riguarda la vita. Noi annunciamo che ogni gesto della nostra vita può davvero essere illuminato dal Vangelo.

 

Ultima cosa! La «H» di «Hurrà» può essere vista anche come un hashtag. Ciascuna delle 25 parole sarà un messaggio per i ragazzi, una “chiave” e un “richiamo” da tenere presente, che si rifarà, come detto, a un brano del Vangelo che guiderà la preghiera quotidiana dell’Oratorio estivo 2021.

 

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