Ad oggi è difficile prevedere quale sarà la situazione epidemiologica e l’evoluzione normativa dei prossimi mesi. Ma si può presumere con molta probabilità che il modello di protocollo di partenza per le attività estive sarà quello adottato lo scorso anno per l'estate ragazzi "Summerlife". Del resto è quanto è possibile già fare ora in zona arancione e quanto si potrà fare quando passeremo in zona gialla. Ci si può dunque mettere in moto per l'Oratorio estivo 2021 pensando con ottimismo che la situazione potrà solo migliorare.


come-fare-oratorio-estivo-2021

Solo nelle prossime settimane sapremo come miglioreranno le condizioni epidemiologiche e quanto saranno stringenti i protocolli che dovremo adottare. In questi mesi, anche con la determinazione dei “colori” delle Regioni, si è sempre confermata una costante nella definizione delle ordinanze: il modello Summerlife dell’estate ragazzi 2020 tiene e risulta valido e affidabile per l’animazione in oratorio in questo tempo di Coronavirus. Già in zona arancione e in zona gialla i protocolli (a cura dell’Avvocatura della Diocesi) si riferiscono a questo modello e l’animazione organizzata si è può organizzare adottando le stesse condizioni dell’estate scorsa, salvo per la chiusura precauzionale a causa delle varianti e la permanenza in zona rossa.

 

Il modello dei “piccoli gruppi”, dei protocolli di triage e igienizzazione di spazi e strumenti, del controllo costante dell’igienizzazione delle mani, dell’uso determinante della mascherina, anche all’aperto, e soprattutto della presenza di volontari maggiorenni nella gestione dei gruppi è dunque il punto di partenza per preparare l’Oratorio estivo 2021, salvo maggiori aperture dell’ultima ora e che ora non siamo in grado di determinare. Se i protocolli vietano, ad esempio, che in zona arancione e in zona gialla si consumino pasti in oratorio, con molta probabilità e le attenzioni dovute, durante le attività estive potrà essere consentito pranzare in oratorio.

 

Una grande risorsa è anche il piccolo gruppo di animazione distanziato dai ragazzi, quello dei 14-15enni, che – se la linea sarà confermata – dovrà con creatività mettersi a disposizione dei più piccoli, non all’interno dei gruppi e non con una vicinanza fisica, ma procurando per loro delle attività come il ballo, i giochi a stand, i laboratori, la drammatizzazione del racconto, la preghiera strutturata, l’ambientazione dell’oratorio, ecc. mantenendo una distanza di alcuni metri dai ragazzi, ma trasmettendo lo stesso calore del “farsi accanto”.

 

In questo Oratorio estivo potremo chiedere il coinvolgimento responsabile degli animatori più esperti, dei 16-17enni, che potranno affiancarsi ai ragazzi e alle ragazze, intessendo delle bellissime relazioni educative, puntando ancora più sulla cura personale che sulle attività da svolgere. Ci si potrà conoscere meglio e stringere ancora più legami. Nel piccolo gruppo ci si potrà strutturare come un vero gruppo di amici – o stare come “in famiglia” – in cui far crescere complicità e affiatamento, proprio per la presenza di figure più grandi che punteranno al pieno coinvolgimento.

 

 

I volontari dell’oratorio

La presenza del maggiorenne responsabile del gruppo sarà con molta probabilità una necessità che, in prospettiva, ci impone di riflettere sull’opportunità di coinvolgere sempre, nelle esperienze estive, animatori maggiorenni, puntando sui 18-19enni (anche dopo la maturità) e coinvolgendo soprattutto ex animatori più grandi (universitari o lavoratori saltuari) che possano donare parte del loro tempo per questo servizio.

Questa opportunità di servizio diventa uno dei modi migliori per mettere a frutto la carità da parte dei giovani, impegnandosi nell’educazione in oratorio.

Ancora più significativa, nel limite delle loro possibilità, risulterebbe la presenza degli educatori degli adolescenti o dei preadolescenti, che vivrebbero un’esperienza forte a contatto con i ragazzi già seguiti nel percorso dell’anno.

Indispensabile sarà anche la presenza di adulti volontari sia impiegati per necessità nella gestione dei piccoli gruppi, soprattutto quelli dell’età della scuola primaria, sia nei numerosi servizi che l’Oratorio richiede: pulizie e igienizzazione dei materiali e degli ambienti, controllo/gestione, accompagnamento negli spostamenti e nelle uscite, proposte per attività creative/laboratoriali/aiuto compiti ecc.

 

Tutto lo sforzo dei volontari, sia 18enni sia giovani sia adulti, richiede una formazione ad hoc che permetta loro di collaborare proficuamente e in sinergia con gli animatori.

Ti potrebbero interessare anche: